In un’intervista con The New Yorker, Tom Hanks ha svelato di non amare tutti i film a cui ha preso parte.

Ammettiamolo: Tutti abbiamo visto film che odiamo. Io ho recitato in alcuni film che odio. Avete visto alcuni dei miei film e li avete odiati” ha commentato l’attore, che poi ha citato cinque passaggi chiave che attraversa chiunque lavori nel suo settore.

Ecco i cinque punti del Rubicone che vengono attraversati da chiunque faccia cinema: il primo Rubicone che si attraversa è dire sì al film. Il tuo destino è segnato, devi partecipare a quel film. Il secondo Rubicone è quando si vede effettivamente il film che si è fatto. O funziona ed è il film che volevi fare, o non funziona e non è il film che volevi fare” ha spiegato.

Ha poi aggiunto: “[Il terzo Rubicone] è la reazione della critica a un film. Qualcuno dice: ‘L’ho odiato’. Altre persone possono dire: “Penso che sia geniale”. Una via di mezzo tra le due è ciò che il film effettivamente è. Il quarto Rubicone è la performance commerciale del film. Perché se il film non fa soldi, la tua carriera è finita prima di quanto tu voglia. Questo è un dato di fatto. Questo è il business. Il quinto Rubicone è il tempo“.

Spesso, infatti, è il tempo che aiuta i film a lasciare il segno. Hanks a citato film come “La vita è meravigliosa” e il suo “Music Graffiti” come due esempi di film non apprezzati all’epoca della loro uscita, ma poi diventati dei classici.

A breve potrete ritrovare Tom Hanks in Asteroid City, nuovo film di Wes Anderson che, dopo la presentazione al Festival di Cannes, arriverà nelle sale italiane a settembre. Per tutte le informazioni, vi rimandiamo alla nostra scheda.

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FONTE: The New Yorker

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