Alla fine è stata la Warner Bros. ad aggiudicarsi l’asta per il nuovo film scritto, diretto e prodotto da Ryan Coogler (Black Panther, Creed) con protagonista Michael B. Jordan. Qualche giorno fa vi avevamo segnalato che la major era in lizza contro Sony e Universal per produrre e distribuire la pellicola basata su una sceneggiatura originale.

Poco sappiamo sulla trama, ma in nostro soccorso arriva Matthew Belloni che nella sua newsletter svela particolari molto interessanti anche sugli economics dell’accordo.

Intanto, si tratta di un progetto ambientato nel passato, a quanto pare con vampiri o zombie (“o qualcosa del genere”), in cui Jordan interpreterà due gemelli. La Warner Bros. avrebbe pagato la bellezza di 75 milioni di dollari, una cifra molto importante per un progetto originale, tanto più che Coogler è riuscito a ottenere qualcosa che oggi come oggi i registi non riescono mai ad avere: la garanzia contrattuale che tra 25 anni avrà indietro la proprietà del film. Alla fine degli anni quaranta, quindi, Coogler sarà nuovamente proprietario dei diritti di questo film, cosa che potrebbe rivelarsi un affare nel momento in cui si fosse trasformato in un franchise o in un cult.

Belloni fa alcuni esempi per spiegare cosa significa essere proprietari dei propri film: Mel Gibson, che ha finanziato autonomamente La passione di Cristo, ne ha ricavato centinaia di milioni di dollari negli anni. M. Night Shyamalan e Matthew Vaughn sono co-proprietari dei diritti di alcuni loro film. Andrew MacDonald, produttore di 28 giorni dopo, recentemente ha riavuto da Searchlight i diritti del suo film e per questo ha potuto venderli alla Sony per fare i nuovi sequel. Quentin Tarantino storicamente ha una clausola nei contratti dei suoi film in cui dopo 20 o 25 anni torna a essere proprietario dei suoi film: quest’anno ha riavuto Kill Bill e Jackie Brown, che sta lasciando distribuire alla Lionsgate con delle licenze molto redditizie.

Una differenza rispetto a molti di questi casi è che Coogler non finanzierà il proprio film: sarà la Warner a farlo. Il motivo per cui la major avrebbe accettato queste condizioni capestro? Lo stesso per cui nelle ultime settimane ha annunciato l’accordo con Tom Cruise o il film di Paul Thomas Anderson con Leonardo DiCaprio, o ancora i nuovi progetti di franchise come Harry Potter e Il Signore degli Anelli: attirare un compratore che voglia sottoporsi all’ennesima fusione (almeno, secondo le “malelingue” citate da Belloni).

Intanto le riprese del progetto del film di Coogler, ancora senza titolo, inizieranno ad aprile. Vi terremo aggiornati!

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