Ah, fichissimo Scotland Yard!

Ho ricominciato anche a giocare a carte! Tutti modi per non farmi troppe pippe mentali, per essere diretta. Guardo i film… cerco di dedicarmi a cose che mi permettono di trascorrere il tempo senza avere l’impressione di sprecarlo. Anche le costruzioni, rilassano tanto, sto costruendo principalmente palazzi, mi danno la sensazione soddisfacente di iniziare e finire qualcosa. Mi fa sentire meglio.

Guarda, non so se è così anche per te, ma a me giocare col LEGO già normalmente mi mette in pace col mondo perché è qualcosa che posso controllare. E di questi tempi…

Esatto, è una cosa che comincio io e finisco io. Ovvio, è così. È quello il bello. Il piacere di aver dato inizio a una cosa e di averla conclusa mi fa stare molto bene. Non so, a te non fa questo effetto?

Assolutamente sì. Fai tutto con i tuoi ritmi. Ma invece, parliamo di serie TV. Stai guardando qualcosa ora come ora?

Sto guardando Il Trono di Spade.

Non l’avevi visto?

Ennò, non l’avevo visto, lo so sono l’unica! Ora sono alla sesta stagione.

Ammazza, di già?

Eh sì, tanto tempo per vederla ce l’ho quindi spingo, sto spingendo molto con la visione. Poi sto guardando Fleabag, molto carina.

Ce l’ho in lista ancora la devo recuperare.

Te la consiglio, guarda a me sta davvero piacendo molto. Poi vabbè guardo anche film… ah, tornando alle serie TV ho visto anche The Terror. Mischio un po’ di roba. Ho visto anche Trolls World Tour qua a casa. Però cerco di regolarmi perché sennò mi piazzo li davanti… da ragazzina mi facevo anche le maratone del Signore degli Anelli.

Grande!

Sì sì, tutto di fila.

Peraltro allora, sappi che il nome del nostro sito, BadTaste, è proprio un omaggio al primo film di Peter Jackson, questo film splatter fuori di testa con gli alieni che arrivano sulla terra, ovviamente in Nuova Zelanda, in cerca di cervelli umani da mangiare…

No vabbè, ma è stupendo. Non l’ho visto, lo devo recuperare. Sai sull’horror ammetto di avere un grande buco, un grande vuoto che Fabio [Marracash, ndr.] mi sta aiutando a recuperare. Lo ammetto non li ho mai guardati, non sono mai stata una fan. E invece… sbagliavo. Sono molto interessanti.

Io ci provo con la mia compagna, ma niente. Lei è terrorizzata. Ancora ce l’ha con me perché anni fa, prima di andare al junket di The Conjuring 2, le feci vedere il primo. Peraltro se non li hai visti te li consiglio.

Ahahah! Ok! Comunque sai non li guardavo perché da ragazzina ne vidi qualcuno che proponeva dei cliché che m’infastidivano un po’. Ma in realtà sto scoprendo proprio recentemente quanto il mondo dell’horror sia ampio, pieno di sfaccettature anche psicologiche, di quanti horror interessanti ci siano in realtà. Avevo dei preconcetti sbagliatissimi sul genere, lo ammetto. Ero più votata ai film drammatici, le commedie, anche quelle sentimentali perché sono una romantica, i film in costume. Ora sto ampliando lo spettro.

Per chiudere la chiacchierata e ricollegarci a Trolls: e col cinema d’animazione? Che rapporto hai avuto e hai?

I cartoni li amo, tutti. Disney, Pixar, giapponesi, li apprezzo tantissimo. Da ragazzina amavo Hercules, Nightmare Before Christmas, sai ero molto legata anche alle voci, Alex Baroni, Renato Zero, erano pazzeschi. Però appunto mi piacciono tutti, pure lo Studio Ghibli, anche gli anime “seriali” tipo Death Note. Mi piace molto il cartone, il disegno. E li guardo tutti, sia quelli più “da bambini” che quelli da adulti. Pure Trolls World Tour l’ho visto proprio con piacere a prescindere dal fatto che c’ho lavorato. Non avevo obblighi e non ero solo curiosa di sentire la mia voce. I cartoni animati hanno dei modi molto belli di spiegare le cose, pensa a Inside Out della Pixar. Hai a che fare con una morale che è spesso altissima, ma riescono a essere semplici. E non è facile unire queste due cose.

Ma poi riescono spesso a proporre momenti di follia totale e inattesa. Pure nello stesso Trolls World Tour, la scena dello smooth jazz, è un trip.

Quanto ho riso!

No, ma davvero eh, l’ho visto e mi sono detto “Non è possibile”.

Sì, concordo quel momento è geniale. È molto bello perché poi sì, son d’accordo con te, la parte dello smooth jazz è veramente ben fatta, m’ha fatto ridere molto. Proprio perché è sì un film per bambini, ma poi ci sono momenti, come questo, che magari i più piccolini non capiscono neanche fino in fondo, ma che se sei adulto ti fanno sbellicare.

 

Elodie

 


 

A seguire la sinossi e i dati di produzione di Trolls World Tour:

Anna Kendrick e Justin Timberlake tornano al fianco di un cast stellare nel sequel del musical d’animazione di successo del 2016 della DreamWorks Animation: Trolls World Tour. In un’avventura che li porterà ben oltre ciò che hanno conosciuto in passato, Poppy (Kendrick) e Branch (Timberlake) scoprono di essere solo una delle sei tribù di Troll sparse su sei terre diverse, e che si esprimono attraverso sei differenti tipi di musica: Funk, Country, Techno, Classica, Pop e Rock. Il loro mondo sta quindi per diventare molto più grande e molto più rumoroso.

Ma, come membro della regalità hard-rock, la regina Barb (Rachel Bloom), aiutata da suo padre Re Thrash (Ozzy Osbourne), vuole distruggere tutti gli altri tipi di musica per far sì che il rock regni sovrano. Con in gioco il destino del mondo, Poppy e Branch, insieme ai loro amici Biggie (James Corden), Chenille (Caroline Hjelt), Satin (Aino Jawo), Cooper (Ron Funches) e Guy Diamond (Kunal Nayyar), partono per visitare tutte le altre terre e unire i Troll in armonia contro Barb, che invece fa di tutto per metterli in ombra.

Come membri delle diverse tribù musicali è stato selezionato uno dei più grandi e acclamati gruppi di talenti musicali mai riuniti per un film d’animazione. Nella terra del Funk ci sono Mary J. Blige, George Clinton e Anderson Paak. A rappresentare il Country è Kelly Clarkson nei panni di Delta Dawn, con Sam Rockwell in quelli di Hickory e Flula Borg nel ruolo di Dickory. J Balvin porta il Reggaeton, mentre Ester Dean si aggiunge alla tribù Pop. Anthony Ramos porta il ritmo della Techno, e Jamie Dornan il jazz liscio. Il direttore d’orchestra e violinista di fama mondiale Gustavo Dudamel appare come Trollzart, e Charlyne Yi come Pennywhistle dalla terra della musica classica. Kenan Thompson invece rappresenta il Rap nei panni di un Troll neonato hip hop di nome Tiny Diamond.

Trolls World Tour è diretto da Walt Dohrn, che è stato co-regista di Trolls, ed è prodotto nuovamente da Gina Shay. Il film è co-diretto da David P. Smith e co-prodotto da Kelly Cooney Cilella, entrambi i quali hanno lavorato al primo Trolls. Trolls World Tour include anche musiche originali di Justin Timberlake, che ha già ricevuto una nomination all’Oscar® per il suo brano “Can’t Stop the Feeling!” presente in Trolls del 2016, mentre la colonna sonora è opera di Theodore Shapiro (Ghostbusters del 2016, Il diavolo veste Prada).

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