Il 2016 è iniziato nel migliore dei modi per la Disney al botteghino italiano: dopo il grande successo di Zootropolis, Il Libro della Giungla ha segnato un ottimo debutto e tra poco fan e non della Marvel si riverseranno nelle sale per Captain America: Civil War. Ma non è tutto: sono davvero tanti i film in arrivo quest’anno, e noi ne abbiamo parlato con Stefano Bethelen, Head of Theatrical Distribution & Marketing, The Walt Disney Company Italia, in una intervista che ci ha rilasciato qualche settimana fa.

Qualche settimana fa ha fatto discutere l’uscita in anteprima, a sorpresa, di Kung Fu Panda 3. Stiamo chiedendo ai vari distributori di dirci con quale che approccio si pongono per quanto riguarda operazioni di questo tipo e il posizionamento dei film nel listino. Qual è la vostra strategia in merito?
Il nostro è un commento a livello di industria. Ogni distributore deve essere libero di decidere cosa fare del suo prodotto, programmare i film come vuole, anche se la consuetudine è uscire il giovedì, per esempio. Partendo da questo presupposto, noi pianifichiamo con mesi e mesi di anticipo, magari anni (il nostro listino sul competitive arriva fino al 2019). Pianificare così in anticipo ci permette di realizzare piani di investimento e di lancio molto ben strutturati. Nel momento in cui un competitor cambia la data di uscita a poche settimane dalla release, questo in generale non è ottimale per l’industria cinematografica italiana. Quello che è successo non ha avuto un impatto particolare sui nostri film: Zootropolis era alla quarta settimana e aveva già stabilito i record di apertura per un film animato a febbraio negli ultimi dieci anni e  per il miglior esordio di un film della Walt Disney Animation.

A proposito di Zootropolis, vi aspettavate un successo simile in Italia?
Quando abbiamo visto il film, sei mesi fa, sapevamo di avere un capolavoro in mano. Ovviamente lavorare su una nuova IP non è sempre semplicissimo, ma lo abbiamo fatto al meglio per far conoscere al pubblico la storia e i personaggi di Zootropolis, senza però compromettere alcuna sorpresa per gli spettatori. Abbiamo scelto un cast vocale importante, abbiamo lavorato su diversi messaggi per diversi target e il film ha così ottenuto risultati in linea se non al di sopra delle nostre aspettative.

Disney distribuisce sia Disney Animation che Pixar, e paradossalmente è Disney Animation che sta sfornando più film originali. Da questo punto di vista come si comporta la distribuzione italiana?
Per noi si tratta sempre di un nuovo film da lanciare sul mercato. Che sia un prequel, un sequel, uno spin-off, un film originale… si tratta comunque di un nuovo prodotto che offriamo al pubblico. Alcuni sequel arrivano dopo tantissimi anni, pensiamo ad Alla Ricerca di Dory: per lanciare il film in questa prima fase stiamo facendo un passaggio su Alla Ricerca di Nemo, risvegliando la awareness dei fan nei confronti di quel capolavoro, per poi passare il testimone nelle mani di Dory. Prima dell’estate lanceremo questa seconda fase della campagna. La difficoltà su un sequel è che il pubblico deve pensare che ci sia qualcosa di originale. Per un film originale, invece, bisogna spiegare molto bene agli spettatori chi sono i personaggi e di cosa parla la storia. Invece con un film come Inside Out abbiamo avuto come trampolino di lancio nelnostro paese il consenso della critica a Cannes e del successo americano. Quest’anno inoltre puntiamo a moltissime uscite day-and-date, mentre Alla Ricerca di Dory si posizionerà sulla data fortunata di Inside Out.

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Secondo voi se Inside Out fosse uscito a giugno, o comunque durante l’estate, avrebbe avuto lo stesso successo?
Fare una stima a posteriori è difficilissimo. Inside Out è stato un grande successo in tutto il mondo, anche se 26 milioni sono proprio tanti, non so dirti quanti ne avrebbe fatti uscendo in estate. Mentre uscire a settembre ci ha permesso un passaggio su tutti i festival estivi (Taormina, Ischia, Giffoni) per poi arrivare a fare trailering nelle sale su Minions, che ci ha aiutato molto a lanciare il film. Quest’anno replicheremo la stessa modalità con Alla Ricerca di Dory: a Taormina lanceremo un altro web-talent show che durerà tutta l’estate, faremo trailering sull’Era Glaciale e lanceremo la nostra campagna media dopo che il picco de l’Era Glaciale sarà già passato.

I nostri lettori vanno tantissimo al cinema e a volte, quando vedono che un film non esce in contemporanea con gli USA, non si spiegano perché ciò accade. Puoi spiegare bene quali sono le dinamiche dietro queste scelte?
Ci sono molte considerazioni da fare. Innanzitutto, chi distribuisce i film deve ottimizzare la propria lineup. Noi, poi, non siamo un distributore puro: siamo una entertainment company e gestiamo molte franchise. Quello che facciamo, quindi, è ottimizzare tutto il piano di lancio, non solo l’uscita, per massimizzare i risultati. Alla Ricerca di Dory, per esempio, a settembre avrà moltissimo merchandise e quindi ha senso farlo uscire, per il Back to School. Noi poi abbiamo tre film a maggio, quest’anno, quindi metterne un quarto non ci permetterebbe di fare un lavoro a 360 gradi su tutte le linee di business. In genere diamo la priorità a una franchise per alcuni mesi, mentre a maggio avremo quattro priorità nel giro di cinque settimane: sarà davvero una sfida. Non avere film a giugno e luglio ci permetterà di concentrarci totalmente su Dory e su tutto ciò che a esso è collegato come la presenza nel retail, nei Disney Store, su Disney Channel, sulle nostre pubblicazioni… tutti mezzi che a maggio saranno occupati da Alice Attraverso lo Specchio, Il Libro della Giungla, Tini – La Nuova Vita di Violetta, Captain America: Civil War. Posticipare significa avere una forza, un impatto sul mercato molto più alta grazie alle nostre divisioni. I 26 milioni di Inside Out dimostrano che il pubblico è andato al cinema anche se ha dovuto aspettare qualche mese. I numeri spiegano la nostra strategia.

In questo senso molti vostri film sono tutti valorizzati dal formato di presentazione: vedere Captain America in sala è diverso dal vederlo in televisione. Quanto è importante per voi la sala e in particolare i formati premium come IMAX e il 3D?
Il 3D sta perdendo molto terreno, ci sono stati troppi film in questi anni che hanno sfruttato il 3D senza valorizzarlo, con riconversioni spesso ingiustificate.

Lì dipende molto dagli esercenti…
Noi offriamo tutti e due i formati, poi gli esercenti decidono. Un film per famiglie come Zootropolis riempie le sale in 2D anche per una questione di costi. Ma il 3D è un formato interessante su diversi generi di film. Noi supportiamo i formati premium, dal 3D a IMAX a Dolby Atmos. Ovviamente è un investimento dell’esercente, da parte nostra cerchiamo di far vedere i nostri film nella migliore qualità possibile. Occorre anche far capire agli spettatori che certi film meritano quel plusvalore, perché poi è il pubblico a premiare la qualità.

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Quest’anno ci sono due film particolari, Tini – La Nuova Vita di Violetta e Alex & Co. Cosa rappresentano questi due progetti per la divisione italiana della Disney?
Tini – La Nuova Vita di Violetta, produzione italiana e spagnola, è stata girata anche in Italia e questo dimostra la nostra volontà di far parte dei player italiani ed europei. Crediamo di poter aggiungere valore in questo spazio, il family entertainment locale, forti dei successi delle serie tv di Violetta e Alex & Co.
Sono due esperimenti, due spin-off di due franchise importanti che vogliamo portare in sala in tutta Europa (Tini verrà lanciato anche a livello mondiale).

La lineup Disney di quest’anno è veramente ricchissima. Cosa ci puoi dire a riguardo?
Si tratta di un listino incredibile, uno dei più forti degli ultimi anni; iniziato in maniera felice con Zootropolis.
Il Libro della Giungla, che era attesissimo anche perché con le due precedenti rivisitazioni in chiave live-action di Maleficent e Cenerentola abbiamo registrato tra i migliori risultati a livello europeo ed anche questo film, ha conquistato il cuore del pubblico italiano con il suo fotorealismo davvero impressionante; ti senti completamente immerso nella natura.
Segue Captain America: Civil War, il 4 maggio in Italia. Si tratta quasi di un film degli Avengers, è davvero spettacolare.
Poi ci sono Tini – La Nuova Vita di Violetta e Alice Attraverso lo Specchio. Quest’ultimo arriva dal successo incredibile di Alice in Wonderland, e le nostre aspettative sono davvero alte. Il 10 agosto esce Pete’s Dragon, la rivisitazione di Elliot il Drago Invisibile. Con questo film diamo il nostro contributo alla stagione estiva, pensiamo che un film per famiglie possa funzionare bene a Ferragosto.
A settembre abbiamo un piano davvero colossale sul lancio di Alla Ricerca di Dory. La campagna è iniziata lo scorso ottobre, mentre in estate lanceremo un nuovo web talent.
A ottobre arriverà Doctor Strange, un film con immagini semplicemente straordinarie. Peraltro Benedict Cumberbatch in Italia ha un seguito molto trasversale e potrebbe permetterci di portare al cinema anche un pubblico femminile.
Il 14 dicembre uscirà Rogue One, replicando così l’uscita di Star Wars: il Risveglio della Forza, cosa che faremo anche l’anno successivo per Episodio VIII. Il lavoro sulla franchise è costante: basti pensare a quello che abbiamo fatto con i Rollinz Esselunga. Il 4 maggio ci sarà il tradizionale evento dello Star Wars Day, e così via.
A dicembre, infine, uscirà Oceania: il film di Natale firmato Disney Animation. La storia è molto bella e commovente, ma c’è anche tanta musica come nella tradizione Disney. Il potenziale è altissimo, e per noi questo è il nuovo Frozen, nonostante sia ambientato al mare. È infatti carico di quella magia che aveva già conquistato il pubblico italiano nella storia di Elsa e Anna.

Di tutti questi film qual è il film evento, escluso Star Wars?
È davvero impossibile dirlo. Potremmo dire Alla Ricerca di Dory, ma è il nostro listino a essere un vero evento, sono tutti grandi blockbuster.

Concludiamo l’intervista con una domanda più personale: nei tuoi cinque anni alla guida della divisione cinema, qual è il progetto a cui sei più affezionato?
Non è semplice. Il primo è a mio avviso la migliore localizzazione che abbiamo fatto, rendendo un film interessante per il pubblico italiano con un progetto locale. Si tratta del documentario Walt Disney e l’Italia: Una Storia d’Amore, realizzato per lanciare Saving Mr. Banks. Il documentario rimane ancora oggi e per sempre la testimonianza dell’amore di Walt Disney per l’Italia grazie ai suoi viaggi dagli anni trenta agli anni sessanta. Il documentario è andato in TV una settimana prima dell’uscita di Saving Mr. Banks in sala, che ha avuto una performance ottima al cinema. Il secondo progetto è la campagna marketing più innovativa che abbiamo fatto, cioè il web talent show di Inside Out, per il quale abbiamo coinvolto cinque “ambasciatori” che rappresentassero ciascuno un’emozione e diventassero testimonial del film lungo l’estate. Agli utenti veniva chiesto di esprimere le proprie emozioni attraverso dei video, e questa attività è andata a ricollegarsi con una campagna media vera e propria. Tutto questo percorso ha creato un engagement enorme senza utilizzare materiali del film. È stata un’idea vincente che replicheremo.

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