E’ stato un elfo, ha frequentato i pirati, ha fatto le crociate e anche avuto un ruolo, diciamo, decisivo all’interno della Guerra di Troia. E’ Orlando Bloom, ultimo super ospite a Giffoni 2015.

Il suo futuro lo vedrà tornare nei Caraibi per Pirates of the Caribbean: Dead Men Tell No Tales nel 2017. Il ruolo era stato svelato proprio da lui in una scabrosa intervista per Ign.com durante un junket de Lo Hobbit: La Battaglia delle Cinque Armate in cui Bloom aveva svelato molto della trama e dell’evoluzione del suo personaggio. Motivo per cui è arrivato qui a Giffoni molto attento a rispondere a certe domande.

Ci dici qualcosa del quinto capitolo di Pirati dei Caraibi?
Non posso proprio.

Tu tornerai?
Non posso proprio dire niente. L’ultima volta che ho detto qualcosa al riguardo, ho passato veramente dei grossi guai. Posso solo dire che avrò una piccola parte e che ci sarà la possibilità per il mio personaggio di vedere e interagire con suo figlio.

E di Unlocked che ci dici?
Il mio personaggio prende informazioni da Noomi Rapace. Lei è la protagonista del film. Io interpreto un agente mascalzone che avrà a che fare con lei.

Ci parli del terribile incidente che avesti da giovane?
Avevo 21 anni e sono caduto da tre piani. E’ stata una grande opportunità perché mi ha permesso di riflettere di più sulla mia vita. Per quattro giorni i medici hanno detto che non avrei più camminato. Miracolosamente… ho recuperato.

Quali sono le attività che ti rilassano oggi?
La meditazione, il buddismo e mio figlio. Mi concentro molto sulla mia famiglia.

Come è andata recitare nei panni scespiriani di Romeo per Broadway?
Mi sono divertito molto a New York. Era la prima volta che recitavo Shakespeare ed era la prima volta che lavoravo a Broadway.

Nuovi progetti teatrali?
Ho parlato con qualcuno a Londra e a New York. La chiave è trovare il ruolo giusto.

Ti piacerebbe fare teatro classico o contemporaneo?
Mi piacerebbe tanto fare un musical.

E delle serie televisive che pensi?
Alcuni dei lavori più eccitanti e interessanti si stanno vedendo in tv. E’ un’età dell’oro. Sì… mi piacerebbe fare qualcosa del genere. Si può esplorare un personaggio per molto tempo. Sto sviluppando un’idea che mi sembra molto interessante per un possibile show tv negli Stati Uniti. E’ un momento molto delicato e ancora devo decidere se ci saranno possibilità di svilupparlo oppure no.

Quali film farai vedere a tuo figlio per primo?
Pirati dei Caraibi, sicuramente. Il Signore degli Anelli è troppo intenso.

Ci racconti un aneddoto buffo che riguarda la tua carriera?
Un giorno stavo volando in un jet privato con Johnny Depp e Jerry Bruckheimer. Johnny è sempre stato un mio idolo assoluto. Stavamo volando e io a un certo punto comincio a scherzare dicendo a Johnny e Jerry se per loro non poteva essere divertente l’idea di vedere il mio personaggio di Will Turner prendere in giro Jack Sparrow per il modo di camminare o parlare. Cominciammo a ridere e scherzare molto riguardo a quell’idea e dopo qualche bicchiere di vino in più, Johnny era totalmente convinto che dovessimo inserire quella gag nel film. Alla fine… quell’idea nata per scherzo… è finita in un capitolo della saga che se non sbaglio è Pirati dei Caraibi – La Maledizione del Forziere Fantasma (2006)

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