Ospite questa settimana di Francesco Alò per le videointerviste di “Casa Alò” è Edoardo Pesce.

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Vincitore di un David di Donatello nel 2019 come miglior attore non protagonista per Dogman, Pesce sta cercando di smarcarsi dal ruolo del cattivo per aprirsi nuove strade.

Sta diventando interessante quest’altra mia parte un pochino più fragile. Mi interessa di più andare anche su altri colori perché tanto sul sadismo, sul villain, abbiamo capito. L’ho fatto quel viaggetto, è come se vai a fare diving sempre nello stesso mare. Ti stanchi dopo un po’ di fare sempre la stessa cosa. Non ce la faccio più a fare scene di violenza, mi dà proprio fastidio.

Riflette, infatti, su quanto interpretare certi ruoli possa diventare una gabbia, non solo professionale, ma anche nel privato.

Se cerchi di fare un lavoro che sia un po’ vero, di sfuggire dagli stereotipi, tu metti sulla bilancia qualcosa, un po’ rischi. Metti una tua intimità, anche se è poi per un sadico, per un personaggio così. Ti può creare anche una sorta di schizofrenia tra virgolette. Perché tu hai il feedback delle persone di fuori. Ti arriva il feedback che sei un cattivo, che sei un coatto. Dopo un po’, anche non volendo, è come se tu ti specchi. Cominci a dire: oh, ma sono così?

Pesce si sta quindi avvicinando a nuovi ruoli nel panorama cinematografico e seriale. Interpreta Christian nelle serie tv omonima che, come lui stesso ci dice, sta per arrivare con una seconda stagione, ma si sta anche cimentando nella scrittura…

Ho delle idee…non si direbbe ma leggo molto. Adesso ho delle propostine, non produttive. Per esempio, adesso ho un soggetto che mi era venuto in mente e che stiamo cercando di proporre. È una sorta di Tootsie, con una base drammatica.

Soprattutto però, è orgoglioso di un nuovo progetto: un film diretto da Enrico Maria Artale che si chiama El paraìso.

Un’idea mia, che poi Enrico ha sviluppato, gli è piaciuta. (…) Abbiamo vinto anche a Berlino la parte dei progetti, laboratoriale. Ha avuto un percorso filmico puro. Ci tengo molto perché mi dà soddisfazione il fatto che sia una cosa nata da noi, abbiamo trovato i finanziamenti…Abbiamo fatto otto settimane di fatica e adesso penso proveranno a fare qualche festival.

Pesce ha preso lezioni di salsa per quel ruolo e, in assoluta esclusiva, accenna qualche passo nella cucina di Francesco, concludendo nel migliore (e inaspettato) modo possibile la chiacchierata.

Nell’attesa di vederlo ballare nel suo nuovo film El paraìso potete trovare l’intera intervista abbonandovi a BadTaste+:

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