Blood Red Sky: la recensione

Prendete due battute ragionevolmente famose del cinema di genere dell’ultimo quarto di secolo: Sam Jackson che dice “I’ve had it with these motherfucking snakes on a motherfucking plane” e George Clooney che esclama “Siamo tutti d’accordo nell’affermare che abbiamo a che fare con dei vampiri del cazzo?”. Mettetele insieme, spogliatele di ogni ironia e otterrete Blood Red Sky, un curioso film di vampiri che non fa nulla per nascondere la sua natura fin dall’inizio e che, se solo avesse un po’ di dono della sintesi, potrebbe diventare un piccolo culto.

Nadja e il figlio Elias stanno volando verso New York su un volo transatlantico perché la madre deve sottoporsi a un ciclo di cure sperimentali che potrebbero aiutarla con la sua condizione, che viene saggiamente tenuta nascosta per tutto il primo atto. Purtroppo il volo viene dirottato da un gruppo di terroristi, la cui missione viene altrettanto saggiamente tenuta nascosta per tutto il film: non è di loro che...