Borat - Seguito di film cinema
di Jason Woliner
23 ottobre 2020
Sacha Baron Cohen non ricicla mai una battuta o una situazione. Certo Borat gira sempre intorno al medesimo principio comico (in mezzo agli americani gira un personaggio proveniente da una cultura estranea che è la versione retrograda estremizzata della nostra) ma le trovate, le situazioni e anche le battute non si ripetono mai. In un mondo comico in cui i meccanismi sono sempre gli stessi, in cui vediamo ricicli e nuove versioni di vecchie battute o situazioni ironiche fino allo sfinimento, Borat è sempre originale.
Quando in Borat: Subsequent Moviefilm entra in un negozio d’abbigliamento con la figlia (il nuovo personaggio introdotto in questo film che lo aiuta a prendere di mira il maschilismo e il patriarcato) e chiede alla commessa: “Dov’è la sezione No significa sì?” e lei si fa una risata, sta usando la sua solita modalità espressiva, cioè introdurre qualcosa di estremo in una conversazione con fare molto naturale, al servizio di una trovata ancora nuova. E lo stesso avviene qua...
Senza cambiare il suo solito schema e la sua tecnica maieutica Borat: Subsequent Moviefilm mette in piedi uno spettacolo degno del primo film
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