La recensione di El Paraíso, presentato nella sezione Orizzonti al Festival di Venezia 2023

Julio Cesar condivide con la madre, di origine Colombiana, una casa alla periferia di Roma. È un rapporto di affetto quasi soffocante. I due si guadagnano da vivere importando droga. Le sostanze arrivano tramite ovuli di plastica, nel corpo dei corrieri. Una di loro è Ines, una ragazza con cui Julio dimostra di avere una particolare affinità. Al loro legame però si sovrappone quello della madre possessiva, con un attaccamento morboso al figlio e vittima delle dipendenze. 

El Paraíso è diviso, come il suo protagonista, tra queste due donne. Ciascuno incarna un film differente: una storia d’amore ruvida e senza alcuna dolcezza; una storia di una famiglia disfunzionale, fatta di rapporti morbosi, non detti e traumi irrisolti. 

Era necessaria una buona costruzione dei personaggi all’inizio e uno sviluppo emotivo al centro per permettere al terzo atto di unire con successo questi due pezzi...