La recensione di Il caftano blu, al cinema dal 21 settembre
Alla scoperta di non detti lunghi una vita, segreti e un vero (ma complesso) affetto coniugale, Il caftano blu di Maryam Touzani è un film dai tempi lunghi, improntato sullo studio dei sentimenti celati dei suoi tre protagonisti e su una storia che, di per sé, si basa tutta sull’attesa di una rivelazione. In questo senso Maryam Touzani fa certamente una scelta precisa – quella di fare un film di suggestioni, che ci faccia trovare il piacere del racconto nel non detto. Tuttavia, l’effetto è ben poco affascinante, e anzi l’impressione di fronte a Il caftano blu è quella di un film che si trascina, si ripete, insistendo con atmosfere dolciastre e struggenti quando a farle da base non c’è quasi nulla di concreto.
L’atmosfera è quella ubriacante e soporifera di un film che vuole a tutti i costi essere d’autore, ma che è piuttosto limitato nel più semplice dello storytelling. Al centro di tutto c’è infatti l’idea/immagine di ...
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