La recensione di Le Fil, il film diretto e interpretato da Daniel Auteuil presentato a Cannes 77

Quando vuole essere un film di genere Le Fil è corretto ma convenzionale, lasciando sperare che esplori il nucleo tematico che si intuisce sotto il dramma giudiziario. Appena si decide a farlo (quindi non prima di due terzi) la speranza diventa subito che faccia marcia indietro, limitandosi al giallo un po’ soporifero e risparmiando la filosofia da due soldi sul sistema giudiziario, la colpa e la mostruosità nascosta in bella vista. Come attore Daniel Auteuil è indiscutibile – anche se qui fa il minimo sindacale; ma come regista è colpevole alternativamente di mancanza di polso e, quando prova un po’ di più a fare l’estroso, di simbologie visive talmente telefonate che tanto varrebbe far apparire la scritta “attenzione sottotesto”.

Sono dieci anni che Jean Monier (Auteuil) non accetta un caso come avvocato difensore. Decide di tornare in aula per difende...