La recensione di Pleasure, in uscita su MUBI il 17 giugno

I film che parlano di pornografia lo fanno per mostrare come lì, in quel mondo, si trovi l’esaltazione della scopofilia, della passione e del godimento attraverso la visione, atti reali ed eccitazioni finte che scatenano sensazioni reali una volta guardati. Pleasure non è estraneo a questo solito ragionamento ma per fortuna ha anche un’ambizione più grande e interessante, cioè quella di parlare della maniera in cui le donne navigano il mondo (e di parlare di America) attraverso la metafora di una ragazza straniera che desidera sfondare nel porno statunitense. È una struttura vecchissima, quella della giovane che vuole farsi strada nello spietato mondo dello spettacolo e per farlo deve perdere la propria innocenza, ma nel mondo del porno di Pleasure tutto è una questione fisica. Può sembrare banale affermare che il porno è una questione di corpi, ma molto meno lo è se questa è una maniera di parlare di società, cioè se in realtà...