La recensione di Sei fratelli, il film di Simone Godano con RIccardo Scamarcio, Adriano Giannini e Linda Caridi al cinema dal 1° maggio

Simone Godano scambia le sceneggiature di Giulia Steigerwalt, che aveva scritto tutti i suoi film fino a questo punto ma ora ha una sua carriera da regista, per una sua con Luca Infascelli e cambia tutto. I suoi film precedenti tra alti e bassi (ma soprattutto alti) erano sempre stati molto ben organizzati, diretti con correttezza e ben focalizzati sulla scrittura e sulla recitazione. Marito e moglie è un commedia sullo scambio dei corpi giusta nell’aderenza al genere e non vittima degli standard americani; Croce e delizia un film corale un po’ risaputo, elevato proprio il lavoro sulla recitazione e sui dialoghi; Marilyn ha gli occhi neri un film d’amore classico tra due personaggi fuori dagli schemi. È cinema semplice ma non per questo semplicistico. Sei fratelli invece sembra cadere in tutti i tranelli che quei precedenti sapevano evitare.

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