La recensione di I viaggiatori, disponibile su Sky dal 21 novembre
In mezzo c’è stato il teen drama di SKAM Italia 5 ma Ludovico Di Martino prima con La Belva e ora con I viaggiatori sta cercando di affermarsi come regista di nuovo genere italiano, capace di abitare lo spazio che si sta creando a fatica tra generi internazionali e professionalità italiane. Trasformatore di attori, modellatore di strutture che non ci appartengono, adattatore di formati stranieri e talent scout di attori, volti e maestranze. I viaggiatori è un fascixploitation, cinema di exploitation che non abbiamo mai avuto e il cui termine ho inventato io adesso. Appartiene cioè ad un filone che non esiste ma che finge che ci sia, finge cioè di essere l’ennesimo film d’azione con fascisti fumettosi (in realtà un altro è uscito quasi contemporaneamente, Rapiniamo il Duce), che ci siano delle regole e che ci aderisca. Invece i modelli sono tutti stranieri e vengono adattati con la nostra storia.
La storia è quella dei ...
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