West Side Story, la recensione

Il remake moderno di un musical fondato tutto sull’uso espressivo del colore è immaginato da Steven Spielberg e Janusz Kaminski senza colore, cioè con una fotografia per larghe parti desaturata.

È la prima decisione, prima di tutto, prima ancora del casting. Questo West Side Story non è fondato sul colore, racconta una città che arretra invece che espandersi e si apre sulle macerie dei palazzi che vengono demoliti per riqualificare il quartiere. I poveri stanno per essere cacciati dai ricchi. Certo poi lungo le due ore e mezza del film il colore giocherà il suo ruolo, ci saranno scene più vivaci, ci saranno numeri fondati sulla ricerca di un’illuminazione vecchio stampo (come per Tonight in cui fa capolino un tramonto in stile Selznick come quelli già visti in War Horse), ma il film obbedisce all’estetica che Spielberg e Kaminski inseguono da Salvate il soldato Ryan, in cui il colore non è dato per scontato ma utilizzato quando serve.

In questa maniera tu...