Love, il film di Gaspar Noé del 2015, sta conoscendo una seconda giovinezza grazie a Netflix. Lo dicono i numeri e l’ha detto lo stesso Noé qualche giorno fa al New York Times, come vi abbiamo raccontato qui: secondo lui, il fatto che il film abbia, a sei anni dalla sua uscita, raggiunto la top ten dei più visti su Netflix è dovuto al fatto che “in America e in Europa la gente che si vuole masturbare e non trova una rivista adatta a casa dei suoi va su Netflix e mette il primo film erotico che gli viene consigliato”. Sembra una battuta ma in realtà nasconde un po’ di fastidio per il modello distributivo in questione – tanto è vero che Noé prosegue dicendo che “Love sarebbe potuto diventare un successo, poi però è stato venduto a Netflix, l’hanno visto tutti e io non ho visto un centesimo”. Ma non è questo che ci interessa.

No, ci interessa entrare nel merito della questione sollevata da Noé: davvero la gente mette su Netflix perché non ha altro modo di trovare ispirazione per le proprie scorribande autoerotiche, in particolare perché non riesce a trovare “una rivista adatta”? Ci sbaglieremo, ma ci pare che il ragionamento sia fallace: in assenza di supporti cartacei, perché bisognerebbe rivolgersi a un servizio di streaming generalista invece che a uno dei tanti servizi di streaming dedicati al genere di attività alla quale fa riferimento Noé?

Siamo davvero una specie così evoluta da andare volontariamente a ricercare sollazzo nel cinema d’autore invece che in quello, diciamo così, di genere?

 

Gaspar Noé 9 sett 12

 

Magari sì, magari ha ragione Gaspar Noé e l’autoerotismo nel 2021 è una scelta binaria tra le riviste cartacee e il grande cinema erotico. In fondo chi siamo noi per smentire una persona che ha dedicato buona parte della sua carriera alla rappresentazione cinematografica del sesso e della sessualità? Fidandoci dunque ciecamente del nostro amico francese abbiamo deciso di stilare una lista di 15 film (in rigoroso ordine alfabetico) che potrebbero fare concorrenza al suo Love, e rubargli il posto nel cuore e soprattutto nelle parti intime di chi guarda.

9 settimane e mezzo

Il film che lanciò tre grandi carriere hollywoodiane: quella di Mickey Rourke, quella di Kim Basinger e quella del cubetto di ghiaccio passato da Mickey Rourke sulla pancia di Kim Basinger bendata. Una delle scene erotiche più famose degli ultimi trent’anni, come dimostrato dal fatto che è finita anche dentro una parodia targata ZAZ.

 

Basic Instinct

 

Basic Instinct

Per informazioni di carattere puramente cinematografico su questo magnifico sexy thriller firmato Paul Verhoeven, nel quale Sharon Stone esplode con la carica erotica di mille soli e Michael Douglas può solo subire, andate qui. Per tutto il resto basta lo sguardo di Wayne Knight durante quella scena. Quella lì, sapete benissimo quale.

Boogie Nights

Boogie Nights è senza dubbio il film meno attivamente eccitante di questa lista, che tratta il sesso e la sua rappresentazione come un lavoro più che come un piacere. Ma è pur sempre un film sull’industria del porno, ed è un film d’autore, quindi per far felice Gaspar Noé lo segnaliamo.

Bound – Torbido inganno

L’esordio cinematografico delle sorelle Wachowski non è la loro opera più sessualmente stimolante – per quello ci sono 2 stagioni e 24 episodi di Sense8, una serie che parla di tante cose ma soprattutto di scopare – ma neanche si allontana troppo dalla vetta: è un neonoir cinematograficamente affascinante, ma provate a chiedere in giro per che cosa viene ricordato e nove volte su dieci la risposta sarà “le scene di sesso tra Jennifer Tilly e Gina Gershon”.

 

Cruel Intentions

 

Cruel Intentions

A proposito di famose scene di sesso degli anni Novanta, Cruel Intentions è il film che ha distrutto l’innocenza di un intero fandom mostrandoci una Sarah Michelle Gellar aggressivamente sexy: versione moderna di Le relazioni pericolose, è un film che parla di seduzione, di una scommessa e di Buffy che promette sesso anale.

Eyes Wide Shut

Cos’è Eyes Wide Shut: una torbida storia d’amore e morte, oppure gioiosa celebrazione delle meraviglie della promiscuità e del sesso praticato al di fuori di un contesto di monogamia?

Sì.

Il laureato

Se vi interessa l’analisi statistica applicata al porno e credete che i trend nelle ricerche su Internet possano essere indicativi di un cambiamento più ampio nella sensibilità dell’intera società, non solo nel suo rapporto con il sesso, qui c’è un’analisi che spiega cosa c’è dietro all’esplosione dello “step porn”, o “fauxcest” se preferite, e in generale dietro al fascino di quelle che vengono tecnicamente indicate come “MILF”. Dopo averla letta vi consigliamo di tornare alle origini – no, non ad American Pie e alla mamma di Stiffler, ma a Il laureato.

 

Kaboom

 

Kaboom

Fare sesso è bellissimo, e il sesso migliora qualsiasi cosa, persino i film di fantascienza che parlano della fine del mondo. Lo sa bene Gregg Araki, uno che ha dedicato la sua carriera a parlare (anche, non solo) di quello e che in Kaboom celebra la bellezza del sesso libero da ogni costrizione e normatività. E della fine del mondo, ma questo non c’entra con questa lista.

La vita di Adele

Se n’è parlato talmente tanto, in bene ma anche in male, che non riteniamo necessario aggiungere altro.

Le relazioni pericolose

Ritorna il romanzo di Pierre Choderlos de Laclos, questa volta proposto però in un adattamento più fedele e non cronologicamente sballato come nel caso di Cruel Intentions. Le relazioni pericolose è un film che parla di come il sesso possa diventare uno strumento di potere, ma per la gioia di Gaspar Noé ci regala anche una giovanissima e sensualissima Uma Thurman – e il fatto che ci venga in mente subito lei in un film con Michelle Pfeiffer dovrebbe dire molto.

Miriam si sveglia a mezzanotte

A proposito di legami tra amore, potere e morte, l’esordio di Tony Scott è, curiosamente se pensate a tutto quello che ha fatto dopo, un film di vampiri che assomiglia molto alla versione eroticamente carica del video di Total Eclipse of the Heart di Bonnie Tyler.

 

Secretary

 

Secretary

Rivisto con gli occhi di oggi Secretary potrebbe mettere a disagio, visto che parla (per farla breve) di relazioni di carattere sessuale sul luogo di lavoro tra un capo e una sua dipendente. Ma in realtà Steven Shainberg affronta il tema con la giusta dose di ironia e senza mai dimenticarsi di parlare di consenso, per cui nonostante l’argomento spinoso quello che si ricorda di più è la torrida relazione tra Maggie Gyllenhaal e James Spader.

Sex Crimes

Il famoso film del threesome tra Matt Dillon, Neve Campbell e Denise Richards (che appena un anno prima era comparsa sia in Ecstasy Generation di Gregg Araki sia in Starship Troopers di Paul Verhoeven: certi nomi tornano sempre quando si parla di sesso). C’è anche altro ovviamente, Sex Crimes è prima di tutto un thriller, ma voi vi ricordate davvero la trama? Perché secondo noi Gaspar Noé no.

The Dreamers

Fuori dalla finestra succede il ’68, dentro la casa di Théo e Isabelle, dov’è ospite il bel Matthew, succede invece il numero successivo. Alla fine i tre dovranno disavvinghiarsi e farsi trascinare dalla storia, purtroppo per loro.

 

Gaspar Noé Weekend

 

Weekend

Se siete arrivati fin qui chiedendovi “come mai non c’è Chiamami con il tuo nome?”, calma. È vero, non abbiamo segnalato il film di Luca Guadagnino (ma fate come se), però vogliamo segnalare questo suo antenato spirituale datato 2011 e che lanciò tra l’altro la carriera di un sex symbol in costume come Tom Cullen.

Y tu mamá también

Quando ancora Alfonso Cuarón non inseguiva gli Oscar e le metafore cosmiche, ma solo il piacere del sesso con chiunque ti passi davanti. La battuta a cui fa riferimento il titolo rimane uno dei grandi misteri irrisolti del cinema moderno, alla pari con la trottola di Inception che forse cade e forse no.

I film e le serie imperdibili

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