Se non avete visto Spectre e non volete nessuno spoiler è meglio che abbandoniate questo post immediatamente.
Al contrario chi ha visto l’ultimo film di 007 ha notato come si sia chiuso un cerchio, come Mendes con il suo dittico abbia portato a compimento un reboot in piena regola, uno che parte da Casino Royale con le origini dell’eroe e chiude con quella che suona come una fine (termine che in tutte queste produzioni va inteso sempre in termini relativi). L’obiettivo è narrare le origini dell’universo Bond (non solo James ma anche da dove vengano M, Q, Moneypenny, Blofeld…) e nel farlo regolarlo su coordinate un po’ più moderne, così da evitare l’effetto “figure di ieri in un cinema di oggi”.

Che piaccia o no il nuovo Bond, di certo l’intento di rivederlo in ottica più moderna è riuscito, tanto che è inevitabile notare come non solo l’operazione ricordi quella dei Batman di Nolan (riraccontare tutto quel mondo in tre film, ricreando i personaggi più noti e inventando una storia che s...