È innegabile: siamo nel 2022 e gli ultimi due anni sono stati a dir poco devastanti sia per il mercato del cinema che per quello dell’home entertainment su supporto fisico (Blu-ray e DVD). A uscirne a testa alta sono senza dubbio i servizi di streaming e di fruizione digitale di contenuti video. Proprio questi servizi coprono infatti il 51,1% del fatturato annuo, contro il 48,9% del mercato fisico.

Come dite? I numeri sono molto simili tra di loro? Entriamo nel dettaglio e cerchiamo di capirli meglio.

Negli ultimi anni c’è stato una costante diminuzione della fruizione di Blu-ray e DVD. A dimostrarlo è Digital Entertainment Group (DEG) che ha evidenziato come negli USA ci sia stato un calo di vendite del 25,6% dal 2020 al 2019. Un dato ancora più spaventoso, se si osserva il trend degli ultimi anni, che ha visto il 2019 calare del 18% rispetto al 2018. 2018 che, a sua volta, è calato del 14,6% rispetto all’anno precedente. Informazioni che fanno riflettere, soprattutto se abbinate all’impennata del Digital Home Entertainment, cresciuto del 32% nel giro di due anni.

La verità è che si vendono ancora molti supporti fisici, ma che il target è completamente cambiato. Le nuove generazioni, infatti, propendono enormemente per il digitale, mentre quelle passate ancora non riescono a separarsi definitivamente dall’utilizzo del disco. A conferma di ciò c’è il fatto che il supporto più venduto non è il Blu-ray o il Blu-ray 4K, ma il DVD.

 

Mercato DVD Blu-ray

 

Secondo i dati di Nielsen VideoScan, nel 2020 il 60% del fatturato sugli acquisti fisici è ricoperto dai DVD, relegando i film in 4K al 7.1%. Un discorso ancora più valido quando scopriamo che, nel primo trimestre del 2021, i DVD raggiungono il 71,6%, mentre i Blu-ray “normali” faticano ad arrivare al 23,6%. Questo è possibile anche grazie al prezzo di vendita del singolo oggetto. I DVD possono essere comprati a cifre ormai irrisorie, che vanno dai 10 ai 15 euro per i film più recenti. Un costo pari alla metà dei dischi 4K, nettamente più dispendiosi. 

Poco importa, quindi, se la qualità è inferiore. I DVD continueranno a vendere perché sono più economici e perché, elemento da non sottovalutare, possono essere visti su tutti i laptop. Le scarse scorte di nuove console da gaming possono infatti aver contribuito a far calare i dati dei Blu-ray. Il 30% dei consumatori ha infatti affermato di utilizzare le piattaforme PlayStation e Microsoft per guardare i film con supporto fisico. Non ci resta che attendere le nuove scorte in arrivo quest’anno per capire se questo elemento possa contribuire seriamente a far risalire i dati di vendita.

 

Mercato DVD Blu-ray

 

E qual è la situazione in Italia?

La situazione è poco lontana da quella riscontrata nel mercato globale. Nonostante secondo i dati di GfK il 48,5% dei televisori venduti nel Bel Paese sia dotato di 4K, i Blu-ray acquistati che supportano questa risoluzione sono il 4,5% del totale. Quota che sale lentamente fino al 30,1% se si considerano i Blu-ray classici, ma che viene totalmente surclassata dal 65,4% dei DVD. I dati sulla vendita dei film è stato creato prendendo in considerazione Amazon, ma il discorso cambia poco quando si punta su siti specializzati come DVD-Store, dove i film in 4K raggiungono solamente l’11,64% del totale.

Se pensate che vedere delle percentuali non basti, sappiate che il mercato italiano del supporto fisico è in netto calo come nel resto del mondo. Nel 2015 avevamo un incasso totale di circa 332 milioni di euro. Nel 2019, solo quattro anni dopo, abbiamo un dato pari a meno della metà, con 154 milioni di euro di DVD e Blu-ray venduti.

Torniamo quindi alla domanda in testa a questo articolo. Il supporto fisico è destinato davvero a morire?

I dati di vendita parlano abbastanza chiaro. DVD e Blu-ray continueranno a esistere nei prossimi anni, ma subiranno un costante declino. Declino che avrà termine quando le aziende si renderanno conto di guadagnare molto di più nel convertire interamente il pubblico al digitale, staccando la spina una volta per tutte al supporto fisico. Se questo sia un bene o un male lo lasciamo decidere a voi, ma di certo è un cambio di rotta che potrebbe lasciare l’amaro in bocca ai collezionisti e a molti appassionati.

E voi che cosa ne pensate? Acquistate ancora copie fisiche di film e serie TV, oppure siete ormai passati del tutto al digitale? Fatecelo sapere con un commento qui sotto o, se preferite, attraverso le pagine social di BadTaste.it.

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