Ogni volta che esce un film di David Fincher si sprecano fiumi di inchiostro a riportare aneddoti dal set e le esperienze traumatiche degli attori. Come noto David Fincher ha un approccio fortemente tecnico. È un perfezionista della cinepresa, con uno stile di direzione degli attori peculiare. Il suo occhio è diverso, si muove nell’immagine come se vedesse più dettagli di una persona comune.  Lavorare con lui, così come guardare un film in sua compagnia, può essere un’esperienza stressante, come ha recentemente ricordato Steven Soderbergh:

David aveva un laser in mano e indicò una sezione sul muro nella parte alta dell’inquadratura dicendo: “Questa parte è un po’ sovraesposta“. Fui costretto a uscire dalla stanza. Andai fuori a prendere delle grosse boccate d’aria e pensai: “O mio Dio, vedere in quel modo? Tutto il tempo? In ogni luogo? Io non ne sarei capace”.

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