Gli esercenti americani speravano in un miracolo per rilanciare un box office estivo che sta accumulando delusioni dai grandi kolossal. Il “miracolo” è arrivato, a sorpresa, nella forma di un film spirituale. In questo genere si racconta un altro tipo di supereroe, le persone comuni, ma prese da un carisma divino, dalla bontà, dalla saggezza o impegnati in una missione per il bene. Sound of Freedom è stata una hit che nessuno si aspettava. Il suo successo è però la conferma di un trend ormai affermato di film religiosi e pseudo-religiosi che riescono a ritagliarsi un’abbondante fetta di mercato. 

Nel caso di Sound of Freedom si parla di un sorprendente incasso di 14 milioni di dollari durante le festività per il 4 luglio. Il film è riuscito ad arrivare in quel weekend al terzo posto dietro Insidious – La porta rossa e Indiana Jones e il quadrante del destino. Da allora, gli incassi hanno continuato a crescere e questo weekend chiuderà al secondo posto, superando abbondantemente i 70 milioni di dollari complessivi.

Jim Cavizel è nella sua zona di comfort. Dopo avere interpretato Gesù Cristo nella Passione diretta da Mel Gibson, interpreta qui Tim Ballard. Una figura molto apprezzata dall’estrema destra complottista americana. L’ex agente governativo ha fondato Operation Underground Railroad con la missione di salvare i bambini dai trafficanti di esseri umani in Colombia (recentemente ha preso le distanze dall’organizzazione). 

Sebbene non esplicitamente religioso, il film ha incrociato più segmenti di pubblico comunicanti tra di loro, riportando in sala proprio quegli spettatori (over 45) che avevano in passato premiato film basati sui temi di fede come Breakthrugh (che ha debuttato con 11 milioni), il musical sui fratelli Erwin I Can Only Imagine (ha aperto con 17 milioni) e Jesus Revolution. Quest’ultimo ha avuto un debutto da poco meno di 16 milioni di dollari ed ha incassato un totale di 53 milioni. Una cifra che gli ha permesso di entrare nei 25 maggiori incassi su territorio statunitense dell’anno. 

Sound of Freedom è già riuscito a fare di meglio. Per Brandon Purdie capo della distribuzione theatrical degli Angel Studios è merito del passaparola. I dati cinemascore lo confermano: il film è riuscito a intercettare un’audience di nicchia, ma molto entusiasta che gli ha accordato un cinemascore A+. “Riceviamo messaggi da tutto il paese che ci raccontano di cinema pieni, sold out e standing ovation spontanee” dice Purdie. La realtà è però un po’ diversa.

Le controversie di Sound of Freedom

Se Sound of Freedom piace al suo pubblico di elezione, il resto ha qualche dubbio. Sebbene infatti, al momento in cui questo articolo viene scritto, il film detenga il 100% di audience score su Rotten Tomatoes e il 76% di recensioni positive della critica, c’è chi pone qualche dubbio. 

Il primo a farlo fu Miles Klee di Rolling Stone. Nella sua stroncatura ha ricordato che Caviezel è stato un attivo sostenitore delle teorie della destra cospirazionista e in particolare dell’immaginario di QAnon. L’attore si espresse riguardo a fantomatici bambini rapiti dai “poteri forti” che li avrebbero poi utilizzati per produrre l’adenocromo. La sostanza, citata anche da Anthony Burgess in Arancia meccanica e che si trova anche nel libro Paura e disgusto a Las Vegas è, per i teorici del complotto, in grado di diventare una droga che allunga la vita ai pochi “privilegiati” che la possono assumere. 

Sound of Freedom

L’adenocromo non è esplicitamente citato in Sound of Freedom, ma alcuni critici sostengono che il film si muova in questo stato di pensiero, dando per assodato che questa sia la ragione dei rapimenti dei minori.

A prova di questo aspetto “militante” del film viene la recente polemica che ha investito Adam Aron. Il CEO di AMC Theaters che ha dovuto rispondere ai teorici della cospirazione che accusano la sua catena di cinema di sabotare apposta il film tramite malfunzionamenti che interrompevano le proiezioni. “Più di un milione di persone hanno già visto il film nei cinema AMC. Più di qualsiasi altra catena al mondo”, ha scritto Aron. 

Marketing ed endorsement

Le controversie intorno al film non si fermano qui. La figura di Tim Ballard è infatti ambigua. È stata messa in dubbio da un articolo pubblicato da Vice intitolato “A Famed Anti-Sex Trafficking Group Has a Problem With the Truth”. Nel pezzo si afferma che Operation Underground Railroad è stata finanziata da Donald Trump. Questi sostengono di aver fatto diverse imprese, di aver salvato molti bambini, esagerando i toni per ad alimentare la mitologia delle gesta. Sotto il profilo della trasparenza, poi, ci sono molti dubbi. Non solo è impossibile accedere alle informazioni su come vengano usati i milioni a loro disposizione, ma alcune delle storie che raccontano sono così ingigantite da essere false. Ballard, ad esempio, si è attribuito dei salvataggi a cui però non ha partecipato (la vittima era fuggita da sola). 

I gruppi religiosi e conservatori hanno spinto il film, anche grazie ai loro mezzi di comunicazione. Sound of Freedom è stato parzialmente prodotto grazie a un crowdfunding. Il marketing ha poi introdotto la possibilità per gli spettatori di donare i biglietti tramite app. Una sorta di ticket sospeso per chi non se lo potesse permettere e che ha portato al film ben 2.6 milioni di dollari e che ha creato una sorta di reazione a catena di sant’antonio. 

Sound of Freedom ha trovato anche il sostegno di alcune star e persone pubbliche tra cui Mel Gibson ed Elon Musk.

Così, mentre Sound of Freedom se la batte in un box office statunitense non proprio brillante, esplode la controversia sui suoi contenuti. Un film che promuove le teorie di cospirazione e che dà una falsa e pericolosa percezione sulla tratta di bambini, secondo gli esperti. Nel frattempo, secondo NBC, presto anche Donald Trump avrà modo di farsi la sua idea grazie ad uno screening privato nel suo Gol Club Bedminster, accompagnato da Caviezel e Tim Ballard in persona. 

Fonte: Variety, Screenrant

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