Dopo un’attesa infinita, Avatar 2 (intitolato La via dell’acqua) di James Cameron approda oggi nei cinema dopo un lungo viaggio costellato di false partenze e rinvii. La via dell’acqua è il primo film di James Cameron dal 2009, ovvero quando il primo film di Avatar divenne il film più redditizio di tutti i tempi (attualmente 2,9 miliardi di dollari al botteghino), fu candidato a 9 premi Oscar (tra cui miglior film e regia) e propose al mondo innovazioni tecnologie straordinarie.

Il sequel è costato più di 350 milioni di dollari ed è destinato a essere il primo di quattro nuovi film che, se completati, rappresenteranno in totale un investimento di più di 1 miliardo di dollari per la Disney in soli costi di produzione.

Sono passati 13 anni dall’arrivo del primo capitolo al cinema, così vediamo un po’ cos’è successo dall’uscita del primo film in poi.

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Fase 1 – Tra trionfi e indecisione

Dopo l’esplosione al botteghino di Avatar nel 2009, lo studio dietro il film, la 20th Century Fox, fece presente a James Cameron di volere un seguito immediato.

Visti i grandi traguardi, e con l’idea di alcuni sequel già nella mente, Cameron e il collega e amico di vecchia data, il produttore Jon Landau, decisero di organizzare un incontro di carattere tecnologico. Era febbraio 2010 quando i due si incontrarono in un albergo di Santa Barbara, in California, per analizzare quali aspetti di tutta la produzione fossero stati più efficaci e cosa si sarebbe potuto migliorare. La riunione generò moltissime informazioni utili, su cui Cameron iniziò a rimuginare mentre iniziava a pianificare il futuro di Pandora. “Non credo che sarebbe stato possibile realizzare Avatar: La via dell’acqua se non avessimo svolto quell’esercizio”, ha poi affermato Cameron.

Nell’autunno del 2010, Cameron acconsentì a dirigere quelli che inizialmente dovevano essere altri due sequel, tant’è che la Fox annunciò la data d’uscita del primo: dicembre 2014. “Non ho mai creduto a nessuna delle date che si sono divertiti ad annunciare” ha poi ammesso il regista.

Il regista non era convinto sin da subito:

Fui io a premere il freno a mano per dire: “Non so se voglio ripercorrere la stessa strada“.

All’epoca Cameron era particolarmente interessato a seguire le sue altre passioni, tra cui l’esplorazione oceanica e la sostenibilità ambientale.

Nel 2012, all’interno della cabina di pilotaggio di un sottomarino progettato con la National Geographic Society, Cameron divenne il primo uomo a raggiungere in solitaria il punto più profondo della Terra, nella Fossa delle Marianne. “Cominciai a chiedermi: ‘Voglio davvero fare un altro film? E addirittura un film di Avatar? Mi stavo divertendo così tanto”.

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(L-R): Spider and Director James Cameron behind the scenes of 20th Century Studios’ AVATAR: THE WAY OF WATER. Photo courtesy of Mark Fellman. © 2022 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Fase 2 – Si inizia a scrivere

Tornato dalla Fossa delle Marianne e una volta presa la decisione di esplorare ulteriori storie ambientate sulla lussureggiante luna aliena, Cameron si sedette alla sua scrivania e iniziò a scrivere un gran numero di idee. Con oltre 1500 pagine di appunti e snodi narrativi, Cameron e Landau si accorsero che c’erano parecchie storie da raccontare. I due assemblarono un gruppo d’elite composto da alcuni dei più importanti sceneggiatori di Hollywood, che lavorarono con Cameron per trasformare i suoi appunti in quattro film che avrebbero portato avanti le avventure di Jake, Neytiri e la nuova famiglia che i due avevano formato. Le idee non mancavano, e ci vollero mesi per ideare con esattezza le storie di una serie di film successivi, tutti estremamente ambiziosi ma incentrati su un singolo tema centrale: l’importanza della famiglia.

In un’intervista con Screenrant, il regista ha parlato proprio della fase di brainstorming:

Ho buttato giù un mucchio di appunti per sei mesi, e praticamente ogni giorno, seduto alla mia scrivania, parlavo del mondo, dei personaggi, cercavo di capire cosa fosse successo il giorno dopo che Jake si era svegliato nel corpo di un Navi, e portavo avanti la storia. Sapevo di avere in mente alcuni obiettivi.

Il primo giorno sono entrato nella stanza degli sceneggiatori e ho mollato le pagine di appunti, con interlinea singola. Ho detto: “Fate i compiti e poi ne parliamo“. Poi ci siamo riuniti e la prima cosa che ho chiesto loro è stata: “Prima di iniziare a parlare di nuove storie, cerchiamo di capire come funzionava la prima storia“. Ne abbiamo discusso a lungo e ogni idea che ci veniva in mente, man mano che procedevamo, doveva misurarsi con quello standard.

Doveva colpire il cuore, la mente, l’immaginazione e qualcosa di ancora più profondo, che era difficile da quantificare. Qualcosa che si può definire spirituale o subconscio. Una sorta di connessione che non si può descrivere a parole. E ho detto: “Se non riusciamo a farlo di nuovo, allora falliremo“.

Il regista voleva che tutte le sceneggiature dei sequel fossero completate prima di dare inizio alla produzione. “Abbiamo dovuto scrivere quattro film prima di poter cominciare a realizzare il primo sequel”, ha affermato Cameron. “Volevo definire tutte le storie per farmi un’idea della portata della saga e capire come catturare le interpretazioni degli attori attraverso molteplici film per poi girare le scene in live action. Volevamo lavorare simultaneamente alle diverse fasi della produzione: la performance capture, le riprese in live action e la post-produzione”. 

avatar 2 la via dell'acqua

Fase 3 – Passi falsi

Nel corso di un’intervista con il Times dedicata all’attesissimo sequel, James Cameron ha parlato del successo di Avatar e di come poterne replicare la formula per Avatar: La via dell’acqua, svelando che, di questi quasi 13 anni di lavoro, almeno uno è stato speso a scrivere una sceneggiatura per Avatar 2 che poi, alla fine, è stata scartata.

In risposta alla domanda sul segreto del successo delle sue pellicole, Cameron ha infatti detto:

Davvero non saprei, non penso ai costi e ai soldi quando prendo delle decisioni per i miei film. Devi semplicemente seguire il tuo istinto di narratore. […] Detto questo, quando mi sono seduto con i miei sceneggiatori per parlare di Avatar 2, ci siamo detti che non avremmo potuto procedere finché non avessimo capito come mai il primo ebbe così tanto successo all’epoca.

Tutti i film lavorano su diversi livelli di narrazione: il primo è quello più superficiale, fatto di personaggi, problematica da affrontare e risoluzione finale. Il secondo è la tematica, ossia quale messaggio il film vuole farti capire e cercare di dirti. Ma Avatar aveva anche un altro livello, un terzo, quello del subconscio.

Cameron ha affermato che il terzo livello, secondo lui, è il segreto del successo di Avatar ed è il motivo per il quale così tante persone lo hanno rivisto più volte e lo hanno amato. 

Ho scritto un’intera sceneggiatura per il secondo capitolo all’epoca, l’ho letta e mi sono reso conto che non arrivava al livello tre. Boom. Fine. Da capo. Un anno di lavoro andato. 

È stato solamente con le stesure successiva che Cameron è riuscito a ritenere il materiale soddisfacente, toccando quel “terzo livello” di cui aveva parlato in un podcast del 2021, sempre cercando di capire il segreto del successo di Avatar:

C’era un livello terziario di lettura… una sorta di sensazione onirica che ti faceva bramare e desiderare con tutto te stesso di essere lì, in quel luogo, un posto sicuro dove potevi sentirti veramente a casa. Che si trattasse di volare, anelando quel senso di estasi e libertà, o di camminare tra gli alberi nella foresta e sentire il profumo della terra fresca. Si trattava in ogni caso di qualcosa di profondamente sensoriale che comunicava ad un livello veramente profondo. Questa era la spiritualità del primo film. 

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Fase 4 – Ciak, si gira

A settembre 2017, finalmente, iniziò la lavorazione dei quattro sequel negli studi di Manhattan Beach in California. All’epoca era stato annunciato che i primi due film sarebbero arrivati nel 2020 e nel 2021, mentre gli altri due – dopo una pausa di 3 anni – sarebbero approdati nei cinema nel 2024 e nel 2025.

Il bugdget complessivo per i quattro progetti, riportava Deadline, sarebbe amontato a un miliardo di dollari, con una media di 250 milioni di dollari circa a film.

A pochi mesi dall’inizio delle riprese, Pandora si ritrovò con nuovi “proprietari” visto che la Disney iniziò l’acquisizione della Fox per la cifra di 71,3 miliardi di dollari. La Disney per certi versi era la dimora ideale per Avatar: aveva già speso 500 milioni di dollari per un’attrazione a tema nel parco a tema in Florida ed era perciò particolarmente interessata al successo di quel mondo.

Questo senza contare che Cameron e lo studio avevano “flirtato” per anni. Fu proprio l’interesse della Disney ad acquisire Avatar nel 2005 a convincere la 20th Century Fox ad aumentare gli investimenti nel progetto, e alla fine il regista decise di restare con lo studio che era la sua dimora da decenni con Titanic, True Lies e Aliens.

A marzo 2019, completata l’acquisizione, Alan Bergman (ora capo di Disney Studios Content) incontrò James Cameron:

Gli ho detto: “Vedi, Jim, alla fine abbiamo dovuto comprare tutta la compagnia per fare il prossimo Avatar“.

Disney Avatar Listino 2022 2023

Fase 5 – Il Covid

James Cameron aveva finito la porzione in performance capture di Avatar 2, Avatar 3 e parte di Avatar 4 quando la produzione ricevette una dura battuta d’arresto (come tutta Hollywood) a causa del Covid-19.

A marzo 2020 la Nuova Zelanda chiuse i confini e impose uno dei lockdown più rigidi al mondo, cosa che indusse allo slittamento delle riprese live-action con Jack Champion, attore scelto per interpretare l’essere umano Spider, che stava crescendo in fretta. Se la produzione non fosse ripartita a breve, ci sarebbe stato un distacco troppo grande nelle sue scene.

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Jack Champion as Spider in 20th Century Studios’ AVATAR: THE WAY OF WATER. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2022 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Cameron, che si trovava negli Stati Uniti, scrisse una lettera al governo neozelandese spiegando perché la produzione di Avatar 2 rientrasse nelle eccezioni stando ai criteri stabiliti dal governo, sottolineò tutte le precauzioni che avrebbero preso e chiese di ammettere le maestranze in Nuova Zelanda. In questo modo sarebbero stati garantiti più di 1000 posti di lavoro, compresi gli artisti della Weta al lavoro da remoto. A maggio il governò accetto la richiesta e così Cameron, Landau e 31 membri della troupe entrarono nel paese a bordo dello stesso aereo. I confini di fatto era ancora chiusi, ma il gruppo era stato ammesso nel paese in base a un’eccezione che prevedeva che i civili “di interesse economico significativo” potessero entrare.

Con il Covid-19, il mercato cinematografico è cambiato tanto, un aspetto di cui James Cameron è a conoscenza:

Sapevo che non saremmo mai tornati al 100% e non credo succederà mai, ma forse l’80% basta. Abbiamo meno competizione perché tutti lavorano per lo streaming oramai.

Fase 6 – L’uscita

Dopo ripetuti slittamenti, sin dalla prima data d’uscita del 2014, Avatar 2 – La via dell’acqua arriva finalmente oggi al cinema in Italia e a seguire nel resto del mondo

Con i suoi 3 ore e 10 minuti di durata, si tratta di un impegno non da poco per il pubblico. Quando gli è stato chiesto quando consiglia agli spettatori di fare la “pausa bagno”, il regista ha risposto:

Quando vogliono. Potranno rivedersi la scena che si sono persi quando torneranno al cinema a vederlo.

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(L-R): Lo’ak and a tulkun in 20th Century Studios’ AVATAR: THE WAY OF WATER. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2022 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Cronologia

  • 7 gennaio 2010: A giorni dal traguardo del miliardo di dollari, James Cameron annuncia un sequel di Avatar;
  • 14 gennaio 2010: Il regista svela a EW di avere in realtà in mente una storia per 2-3 film: “Ha senso dal punto di vista commerciale“;
  • 7 agosto 2010: James Cameron annuncia che il secondo e il terzo film saranno girati in contemporanea;
  • 27 ottobre 2010: La data d’uscita dei due sequel viene fissata a dicembre 2014 e 2015;
  • 7 maggio 2012: Al New York Times il regista svela di avere in mente in realtà tre sequel;
  • Dicembre 2013: viene annunciato che Avatar 2, 3 e 4 saranno girati in Nuova Zelanda, ma non è chiaro quando;
  • 12 aprile 2014: James Cameron annuncia l’inizio della pre-produzione;
  • 14 gennaio 2015: James Cameron spiega che i sequel subiranno degli slittamenti, ma “solo di un paio d’anni”;
  • 28 aprile 2015: James Cameron svela di aver concepito una storia per quattro sequel, quindi arriverà anche Avatar 5;
  • 14 aprile 2016: Al Cinema-Con il regista annuncia che i film di Avatar arriveranno ad anni alterni a Natale a partire dal Natale 2018;
  • 22 aprile 2017: Il profilo Facebook di Avatar svela che i film arriveranno più tardi del dovuto a partire dal 18 dicembre 2020;
  • 25 settembre 2017: Iniziano ufficialmente le riprese dei film di James Cameron;
  • 7 maggio 2019: Dopo l’acquisizione della Fox da parte della Disney, arrivano ulteriori slittamenti: i film di Avatar saranno distribuiti ad anni alterni a partire dal 17 dicembre 2021;
  • 17 marzo 2020: La produzione si ferma a causa del Covid-19;
  • 11 maggio 2020: James Cameron dà voce alla sua frustrazione per la sospensione della produzione;
  • 22 maggio 2020: Jon Landau annuncia che le riprese partiranno nuovamente a giugno;
  • 23 luglio 2020: La Disney rimanda Avatar 2 a dicembre 2022;
  • 27 settembre 2020: James Cameron annuncia che “abbiamo finito al 100% Avatar 2 e al 95% Avatar 3“.
  • 24 novembre 2022: Jon Landau annuncia la fine della post-produzione di Avatar 2.
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Neytiri in 20th Century Studios’ AVATAR: THE WAY OF WATER. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2022 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Fonti: THR; note stampa; Vulture

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