Balla coi lupi

Quell’attore australiano si muove troppo su quel ring di un locale di lotte clandestine ipoteticamente situato nella provincia di Alberta in Canada. Bryan Singer, il regista di X-Men (2000), sa che l’australiano viene dal musical e non riesce a stare fermo un attimo. Lui, da regista, sa però che al cinema il movimento interiore è più importante di quello esteriore per cui cerca di lavorare con lui dandogli subito due suggerimenti: Mike Tyson e Mel Gibson. Il primo dovrà essere preso come punto di riferimento per le movenze da baricentro basso (difficili per uno spilungone come l’australiano) mentre il secondo è per Singer fondamentale da studiare perché senza dire battute riusciva a comunicare in Mad Max tutto il senso di una lotta da sopravvissuto che quotidianamente conduceva nel futuro postapocalittico disegnato da George Miller. Sapete benissimo, perché è diventata storia molto raccontata a Hollywood (Jackman sostituisce in extremis Dougray Scott