Underwater è su Star di Disney+

Underwater è uno di quei rari film che provano a replicare il successo di una delle opere meno inimitabili e con meno eredi della storia del cinema: Alien di Ridley Scott, che ha generato molti meno imitatori di quanti ne abbia fatti il suo sequel firmato James Cameron, e che rimane un perfetto esempio di film che ha fatto scuola, ma non ha fatto figli. O quasi, ma le eccezioni si contano sulle dita di una mano: Punto di non ritorno, per esempio, o più di recente Life con Jake Gyllenhaal. E ancora più di recente, pochissimo tempo prima che scoppiasse la pandemia e il mondo cambiasse faccia, c’è stato Underwater con Kristen Stewart, uscito nel gennaio 2020 e che, nonostante un risultato deludente al botteghino, è riuscito a costruirsi uno status da film di culto. Un po’ perché è un più che discreto horror sottomarino che riprende tutto quello che funzionava in Alien (la claustrofobia, l’isolamento, il terrore dell’ignoto, gli spazi stretti, l’ambientazione talmente distante dalla nostra vita quotidiana da diventare aliena). E un po’ perché è facilmente vendibile descrivendolo come “quel film dove Kristen Stewart combatte contro Cthulhu”.

È chiaro che di fronte a un’affermazione così forte è necessario fermarsi e farsi alcune domande, per esempio “combatte nel senso che lo prende a pugni?” o anche “è Kristen Stewart da sola oppure ha un aiuto?”. Ma soprattutto, la più importante di tutte: “è davvero Cthulhu?”. Non si butta lì così casualmente il nome di un Grande Antico, di un dio cosmico che dorme nelle profondità degli oceani in attesa di risvegliarsi e devastare l’umanità, e poi si nasconde la mano: se Underwater dice di essere un film su Cthulhu noi vogliamo averne la certezza, perché su certi argomenti, per esempio la fine dell’umanità, non si scherza.

 

Underwater Kristen Stewart

 

E quindi in questo pezzo proveremo a rispondere a questa spinosa domanda, e il modo migliore per farlo è ponendoci altre domande intermedie, e arrivandoci così un po’ alla volta. Per esempio, chi è Cthulhu? Stando alla persona che per prima ne ha parlato nei suoi scritti, l’americano Howard Phillips Lovecraft, Cthulhu è un Grande Antico, una divinità antichissima che proviene dalle profondità stellari e che, insieme alle sue amiche divinità antichissime, attende il momento del suo grande ritorno in scena. O per usare le parole di Lovecraft nel racconto intitolato proprio Il richiamo di Cthulhu, Esso e gli altri Antichi

… non erano fatti di carne e sangue. Avevano una forma… ma quella forma non era fatta di materia. Quando le stelle si allinearono, poterono spostarsi da un mondo all’altro attraverso lo spazio cosmico; ma quando le stelle non furono più allineate, non poterono sopravvivere. Ma anche se non vissero più, non poterono nemmeno realmente morire. Ora giacciono tutti nelle loro case di pietra nella città di R’lyeh, difesa dagli incantesimi del Grande Cthulhu, in attesa di una gloriosa resurrezione quando le stelle e la Terra saranno di nuovo pronti

Viene quindi spontaneo chiedersi un’altra cosa: che aspetto ha Cthulhu? Non essendo fatto di materia ma solo di teletrasporto (questo abbiamo capito dal passaggio sopra), bisogna affidarsi alle statuette scolpite da artisti folli che hanno avuto visioni di orrori cosmici nei loro sogni per rispondere alla domanda. Sempre secondo Lovecraft, Cthulhu è anche noto come “la cosa non può essere descritta” (che potrebbe creare un problema), ma è anche “il viscido e verde uovo cosmico con tenaglie molli e una orribile testa di calamaro con antenne che si contorcono”. Bene! Sono ulteriori, utili dettagli. Secondo le statuette, invece, Cthulhu “contiene in sé l’aspetto di un polpo, di un drago e della caricatura di un essere umano; ha una testa bulbosa e piena di tentacoli appesa sopra un corpo grottesco e squamoso, dotato di ali rudimentali”, ma è anche “un mostro di forma vagamente antropoide, con una testa da polpo e una faccia che è una massa di tentacoli, un corpo squamoso e molliccio, artigli prodigiosi su tutte e quattro le zampe, e lunghe ali sottili sulla schiena”.

 

Occhio

 

August Derleth, l’editore di Lovecraft, descriveva invece Cthulhu così:

Una massa protoplasmatica da cui spuntavano centinaia di tentacoli di diversa grandezza, con una testa che mutava continuamente forma passando da una protuberanza amorfa a un simulacro di testa umana, e da cui spuntava un singolo e malevolo occhio (v. sopra, nda)

Insomma: non c’è accordo sulla questione, una cosa che può capitare se stai cercando di descrivere la cosa che non può essere descritta (o la cosa che non dovrebbe essere, se preferite un po’ di musica). Possiamo quindi abbuonare qualsiasi scelta in merito fatta da William Eubank: a leggere queste descrizioni Cthulhu potrebbe avere qualsiasi forma, compresa quella che si vede nel film.

Un altro tratto in comune tra le due creature è la passione per il sonno: il mostro di Underwater stava dormendo? A quanto pare sì: a svegliarlo è stato il rumoroso richiamo del turbocapitalismo e delle trivellazioni sottomarine. Chiediamoci però quest’altra cosa: dove dorme il mostro di Underwater? La risposta secondo il film è “sul fondo della fossa delle Marianne”, il punto più profondo dei nostri oceani, talmente profondo che per arrivarci si è dovuto scomodare addirittura James Cameron. E Cthulhu invece? Guardate qui sotto: sta in zona, ma a qualche migliaio di chilometri di distanza.

 

Mappa

 

OK, potrebbe avere problemi di sonnambulismo, o la deriva dei continenti potrebbe averlo spostato dai tempi della fondazione dei primi culti, ma questa discrepanza è il primo campanello di allarme. Il secondo è questo: quanto è grosso Cthulhu? Sempre nel Richiamo di Cthulhu si dice che quando si muove “è come se una montagna stesse camminando”. Quale montagna? Ce ne sono alte a malapena un chilometro e altre che superano gli otto! Diciamo che per comodità prenderemo il limite minimo di altitudine necessario a definire tale una montagna, cioè una misura compreso tra i 600 e i 700 metri a seconda di chi chiedete. Il mostro di Underwater è altrettanto grosso?

In questa immagine promozionale si vede che il Behemoth, così si chiama in teoria il mostrone alfa del film, ha i denti alti come una persona infilata in una tuta subacquea – diciamo quindi per comodità che ha i denti alti due metri. Questo significa, confrontando la misura con altre foto del mostro a figura completa, che il suo volto è lungo circa una cinquantina di metri; anche immaginando che il resto del corpo sia estremamente lungo, è difficile immaginare che raggiunga i 600, figuriamoci gli 8.000 previsti dall’ipotesi “Cthulhu è grosso come l’Everest”.

 

Cthulhu

 

La nostra ipotesi è che il mostro di Underwater non sia Cthulhu ma uno degli Cthulhi, la progenie stellare del Grande Cthulhu, che si caratterizza per il fatto di essere uguale al progenitore ma più piccola – questo tra le altre cose vorrebbe dire che Kristen Stewart e il resto della compagnia del turbocapitale hanno scavato tra le rovine di R’Lyeh, il che promette benissimo per eventuali sequel.

C’è però un’ultima domanda che non ci siamo ancora posti e che sarebbe scorretto ignorare: cosa ne pensa chi ha creato quel mostro? Be’, ecco, come dire… William Eubank è stato molto chiaro in merito, come potete ascoltare qui: quel mostro è Cthulhu.

 

underwater-kristen-stewart

“No…”

 

E invece sì. Discorso chiuso, indagine conclusa, vi ringraziamo di aver letto fin qui.

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