Si parla tanto del perfezionismo di David Fincher, della sua ricerca dell’inquadratura più adatta alla  storia che deve raccontare. Si scrive meno degli effetti che questa cura ha sul resto del set e le ripercussioni sugli altri lavoratori. Fincher infatti non si definisce solo nelle sue indubbie abilità registiche, ma anche nelle eccellenze di collaboratori con cui si circonda. Per portare il peso di del set, servono maestranze dalle spalle larghe.

Durante la lavorazione di Mank tutti i reparti tecnici hanno fatto i conti con la scelta del bianco e nero caratteristico della pellicola anni ’40. Una scelta importante a cui tutto si è dovuto adeguare. Per ottenere l’armonia delle immagini e fare risaltare gli elementi della scena, tutti i colori del set sono stati pensati per una visione monocroma.

Fincher e il direttore della fotografia Erik Messerschmidt hanno inizialmente considerato l’idea di girare tutt...