Sono mesi delicati per la ripartenza dei cinema in tutto il mondo. Dopo più di un anno di rinvii stanno arrivando finalmente alcuni dei titoli più attesi nella stagione 2020. Tra questi figurano A Quiet Place II, che ha performato bene tra successo critico e incassi al botteghino, ma soprattutto Fast & Furious 9. Il nuovo capitolo della saga capitanata da Vin Diesel ha dato un segnale clamoroso all’industria grazie a un weekend molto sopra le aspettative. Nel fine settimana tra il 25 e il 27 giugno il film è riuscito a incassare 70 milioni di dollari. Il miglior debutto di sempre dopo l’inizio della pandemia. 

Che cosa ne possiamo dedurre rispetto al futuro dei film sul grande schermo? Molto poco, per ora, con la variante delta che preoccupa e una disomogeneità dei risultati sui territori (in Italia, ad esempio, gli incassi latitano) è presto per tirare le conclusioni sul lungo termine. Secondo l’ Hollywood Reporter però un dato certo c’è già, ed è che la pazienza ha ripagato.

La scelta delle major di spostare le uscite dei tentpole, seguendo l’indicazione indiretta data dalla faticosissima corsa di Tenet nell’estate 2020, sembra essere stata la scelta giusta. 

A Hollywood si respira un clima diverso rispetto anche solo a un paio di mesi fa. Il primo segnale positivo arrivò da Godzilla Vs Kong con i suoi 442.6 milioni incassati a livello globale. Di questi, 100 milioni furono raccolti negli Stati Uniti quando ancora la maggior parte delle sale non era operativa. 

Non è stato un fuoco di paglia, ma una miccia che ha innescato una ripresa tanto attesa. A Quiet Place II ha riconfermato il trend positivo, arrivando a cifre (250 milioni a livello globale) quasi da pre pandemia rispetto alla categoria e al genere cui il film appartiene. 

Lo stop del cinema e l’avanzata della fruizione domestica ha avuto come contraccolpo il rilancio dei formati premium. Gli schermi IMAX hanno fatto la parte da leoni con ben 5.5 milioni di dollari incassati in 378 schermi. Da loro è arrivato quasi l’8% degli incassi di Fast & Furious 9 al debutto. 

Il grande (grandissimo) schermo sta riprendendo quindi la sua centralità. In questo senso la pazienza delle major che non hanno rilasciato i propri titoli in streaming potrebbe ripagare proprio a partire dal valore che la sala è in grado di generare.

Buone notizie quindi anche per No time to die, il nuovo James Bond che, più di altri ha subito i continui rimandi e che può ancora ambire a conquistare gli incassi attesi prima del febbraio 2020. A dare ulteriore conforto il fatto che l’80% dei cinema del Nord America sono aperti. Il successo di Fast & Furious 9 è merito anche di questo aumento della base che può accogliere il film.

Secondo Phil Clapp, CEO della U.K. Cinema Association, l’industria sta addirittura “lasciando sul tavolo” del denaro proprio a causa della capacità limitata delle sale.

Il progressivo allentamento delle misure restrittive prefigura uno scenario ideale per le uscite theatrical, anche degli studi che hanno optato per una forma ibrida tra sala e home video come Warner e Disney. 

Crediamo di avere infiammato il box office e lanciato l’industria su una grande traiettoria, non solo per il resto dell’estate, ma per il resto dell’anno” ha detto Jim Orr il presidente della distribuzione domestica di Universal.

 Nel Regno Unito e in Irlanda Fast & Furious 9 ha raggiunto con 8.3 milioni di dollari il miglior weekend di apertura dall’uscita di 1917 a oggi.

In Italia occorrerà probabilmente attendere il superamento della stagione estiva, da sempre difficoltosa, per fare le prime valutazioni. Sicuramente l’arrivo Black Widow potrebbe dare ossigeno al settore. La successiva uscita di Fast & Furious 9 prevista per il 18 agosto nello stivale, potrebbe riaprire una nuova stagione. La pazienza avrà ripagato anche da noi?

Fonte: Hollywood Reporter

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