Dopo lo scandalo del Sony Hack che ha imperversato alla fine del 2014, era abbastanza prevedibile che Amy Pascal avrebbe abbandonato la guida della Sony Pictures Entertainment (inclusa Sony Pictures TV), di cui era co-chairman dal 2006, e del Motion Picture Group della compagnia, di cui era chairman dal 2003.
Come spesso accade nello spietato mondo dello spettacolo, e nell’ancor più feroce mondo dell’informazione internettiana e non, basta davvero poco per far sì che una carriera decennale come quella della Pascal venga oscurata da uno scandalo ordito da elementi esterni, gli hacker nordcoreani in questo caso, e gestito con mano tutt’altro che ferma, fra un “The Interview non uscirà mai” e un “In realtà il nostro piano è sempre stato quello di farlo uscire” dei diretti interessati.
Certo, è sempre più facile giudicare, sputare sentenze quando non si è direttamente coinvolti in questa o quella faccenda, ma non per questo bisogna sospendere quals...
L'era di Amy Pascal alla Sony, fra i successi di 21 Jump Street e il Codice Da Vinci e i flop di Jack e Jill e Come Lo Sai
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