Quando sono state annunciate le nomination alla 95 esima edizione degli Oscar, nessuno immaginava che Everything Everywhere All At Once avrebbe ottenuto ben 11 candidature: i pronostici avevano già iniziato a vedere il film dei Daniels come uno dei favoriti, ma in pochi avevano capito quanto ampio fosse l’amore dell’Academy per questa pellicola.

OSCAR 2023: COMPILA E CONDIVIDI I TUOI PRONOSTICI

Siamo giunti alla settimana conclusiva di questa lunga corsa agli Oscar, che noi seguiremo come sempre in diretta su Twitch a partire dalle 23.30 di domenica 12 marzo. Le votazioni sono chiuse, i giochi sono ufficialmente fatti, e quindi è il momento di sbilanciarsi con i pronostici, ricordandovi che il nostro metodo cerca di seguire la statistica e l’approccio seguito tradizionalmente dai membri dell’Academy. Ogni anno indoviniamo diversi Oscar, ma va tenuto in considerazione che l’Academy sta progressivamente cambiando, diversificando i propri membri (la percentuale internazionale sta crescendo). Inoltre, c’è anno e anno, e c’è corsa agli Oscar e corsa agli Oscar…

niente di nuovo sul fronte occidentale

Due scenari principali

C’è corsa e corsa, dicevamo. E quest’anno l’impressione è che sia stata la prima campagna Oscar “tradizionale” dopo la discontinuità causata dalla pandemia negli ultimi due anni. A partire dalle nomination, che hanno visto emergere un gruppo molto ampio e diversificato di film: da quelli lanciati ai festival ai grandi successi al botteghino – e non va dimenticato che ci sono anche diversi sequel, ovvero Top Gun: Maverick, Avatar: la via dell’acqua e Black Panther: Wakanda Forever (oltre a un remake, Niente di nuovo sul fronte occidentale). Ma anche per la struttura stessa della campagna: sono tornati i gala, i party, gli eventi promozionali. Le cerimonie dei premi della critica e di quelli delle guild si sono svolte in presenza.

Sembra anche la prima corsa agli Oscar da diverso tempo in cui non c’è la presunta “minaccia” degli streamer (culminata l’anno scorso con lo smacco a Netflix, cioè l’Oscar a CODA, film di Apple TV+): l’unica piattaforma ad aver ricevuto un buon numero di nomination – e che presumibilmente porterà a casa qualche Oscar, anche se minore – è infatti Netflix, che sebbene inizialmente puntasse tutto sui film presentati durante i festival, poi ha visto i veri risultati con il tedesco Niente di nuovo sul fronte occidentale (nove candidature e il trionfo ai BAFTA inglesi). Quest’ultimo è penalizzato dall’essere il secondo remake di una pellicola che vinse l’Oscar come miglior film nel 1930, All’ovest niente di nuovo, ma oltre a essere un gran bel remake ha anche dalla sua l’importanza del momento storico in cui è uscito, vista la situazione sul fronte Ucraino. È però l’unico dei 10 candidati all’Oscar come miglior film a non essere uscito al cinema.

Per contro, c’è un grande musical, Elvis, che ha incassato molto bene al botteghino convincendo pubblico e critica, ed è il biopic di un’icona, un vero e proprio Gesù Cristo per la cultura popolare americana. Ci sono i campioni d’incassi Top Gun: Maverick e Avatar: la via dell’acqua – all’Oscar Luncheon tutti hanno visto la scena in cui Steven Spielberg ha ringraziato Tom Cruise per aver “salvato il Cinema“. C’è The Fabelmans, la cosiddetta “lettera d’amore alla sala” scritta da uno dei suoi interpreti più amati a Hollywood, ovvero proprio Spielberg. C’è il beniamino del Festival di Cannes, Triangle of Sadness, e i film lanciati dal Festival di Venezia, ovvero Tár e Gli spiriti dell’Isola. E c’è anche Toronto, con Women Talking.

E poi c’è lui, Everything Everywhere All At Once, il potenziale asso pigliatutto. Quest’anno non c’è uno scenario chiaro su come andranno gli Oscar, almeno non chiaro come era apparso quello degli ultimi anni. Gli scenari sono due: uno nel quale le statuette vengono divise equamente tra i alcuni dei film che abbiamo elencato qui sopra, e uno nel quale Everything Everywhere All At Once prende… Everything Everywhere, o almeno quasi tutto. Il vero clean sweep de Il Ritorno del Re (2004) è davvero improbabile, ma è assolutamente possibile che il film dei Daniels si aggiudichi praticamente tutte le statuette, a partire da quella come miglior film, ormai praticamente scontata. In questo caso, sarebbe il primo vincitore dell’Oscar come miglior film a portare a casa un buon numero di premi dai tempi di The Artist, che nel 2012 ne vinse cinque (tra cui, appunto, miglior film). Con il sistema preferenziale utilizzato ormai da diversi anni per scegliere l’Oscar a miglior film, quest’evenienza è diventata sempre più rara, ma il consenso attorno a Everywhing Everywhere All At Once appare veramente ampio e partecipato.

Nella notte tra domenica e lunedì scopriremo se il “Momentum” accumulato dal film nelle ultime settimane, e in particolare nei giorni in cui le votazioni erano aperte (in cui ha vinto gli Independent Spirit Awards, che hanno avuto grande eco mediatica), gli permetterà di entrare nella storia.

Oscar 2023: i pronostici

E veniamo quindi ai pronostici per gli Oscar, per le quali come sempre vi proponiamo una sintesi tra le nostre speculazioni e (per le categorie più ostiche) quelle di varie fonti di riferimento dell’industria. Chi vincerà l’Oscar 2023 come miglior film? La risposta praticamente già la sappiamo. Invece, è molto interessante quello che è andato a configurarsi in diverse altre categorie, dove il risultato sembra molto meno scontato.

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Multiverso e multiversi al cinema Everything Everywhere All At Once

Miglior film

Vincerà: Everything Everywhere All At Once
Potrebbe vincere: Niente di nuovo sul fronte occidentale

La statistica qui parla chiaro. EEAAO ha vinto tutti i premi dei sindacati più importanti, quelli che rappresentano gli indicatori fondamentali per un consenso ampio e diffuso all’interno di tutti i membri dell’Academy (la maggior parte dei quali fa parte di una Guild): ha dominato i PGA (che hanno il voto preferenziale come la categoria miglior film agli Oscar), ha vinto non solo il premio per il miglior cast d’insieme (indicatore fondamentale per quest’Oscar), ma anche tre premi per le interpretazioni ai SAG, i Daniels hanno vinto i DGA come registi e la sceneggiatura originale ha vinto ai WGA. Pupillo dei critici americani, il film ha anche vinto i Critics Choice Awards (primo importante segnale del cosiddetto Momentum) e lo scorso weekend ha stravinto gli Independent Spirit Awards. L’unica nota stonata sono i BAFTA, dove EEAAO ha vinto solo un premio, segno forse che il film non ha un ampio consenso nella componente internazionale dell’Academy.

A nostro avviso, EEAAO potrebbe vincere ottenendo un ampio margine nella prima tornata di votazioni come miglior film, ma anche dominando la seconda tornata, trovando un consenso comune tra tutti i membri dell’Academy che potrebbero piazzare al primo posto un’altra pellicola ma trovarsi poi d’accordo sul secondo posto.

L’unico film che potrebbe impedire a EEAAO di vincere, a nostro avviso, è Niente di nuovo sul fronte occidentale, e probabilmente proprio arrivando a dominare il secondo conteggio, nel caso EEAAO non raggiungesse il 51% alla prima tornata (in molti si chiedono infatti se i membri più anziani dell’Academy abbiano davvero apprezzato o visto il film dei Daniels). Ma sarebbe veramente, veramente una sorpresa e finirebbe per sembrare uno smacco paragonabile alla sconfitta di Brokeback Mountain nel 2006.

everything everywhere Daniels

Migliore regia

  • Martin McDonagh – Gli spiriti dell’isola
  • Daniel Kwan e Daniel Scheinert – Everything Everywhere All At Once
  • Steven Spielberg – The Fabelmans
  • Todd Field – Tár
  • Ruben Ostlund – Triangle of Sadness

Vincerà: Daniel Kwan e Daniel Scheinert
Potrebbe vincere: Steven Spielberg

È l’anno dei Daniels, questo Oscar è praticamente in mano loro: i due registi hanno vinto i DGA, un indicatore importantissimo, e si sono portati a casa anche altri importanti premi come i Critics Choice Awards e gli Independent Spirit Awards. L’unico a minacciare veramente la loro vittoria è Steven Spielberg, con un film molto personale che potrebbe risuonare in maniera più ampia nel cuore dell’Academy.

Migliore attore protagonista

  • Austin Butler – Elvis
  • Colin Farrell – Gli spiriti dell’isola
  • Brendan Fraser – The Whale
  • Paul Mescal – Aftersun
  • Bill Nighy – Living

Vincerà: Austin Butler
Potrebbe vincere: Brendan Fraser / Colin Farrell

Questa corsa non è scontata come in molti pensano. A nostro avviso, ci sono serissime possibilità che l’Oscar vada al giovane Austin Butler, e non al navigato Colin Farrell o al redivivo Brendan Fraser. Quest’ultimo potrebbe anche avere dalla sua la statistica del premio alla SAG, ma The Whale non ha una nomination come miglior film o miglior regista. Certo, stesso dicasi de Gli occhi di Tammy Faye, ma nel caso di Jessica Chastain c’era sia una concorrenza meno spietata che il fatto che Tammy Faye rappresentava una vera icona. Stesso dicasi per Austin Butler: l’Academy ama i ritratti delle icone maledette, ed Elvis è stato e rimane un idolo per generazioni di americani. Certo, anche la storia personale di Brendan Fraser segna una parabola di ascesa, caduta e di ritorno in carreggiata, ma l’Academy quando assegna un premio in maniera “personale” lo fa guardando alla carriera, non alle vicende personali.

Migliore attrice protagonista

  • Cate Blanchett – Tár
  • Ana de Armas – Blonde
  • Andrea Riseborough – To Leslie
  • Michelle Williams – The Fabelmans
  • Michelle Yeoh – Everything Everywhere All At Once

Vincerà: Cate Blanchett
Potrebbe vincere: Michelle Yeoh

Qui la sfida è diventata realmente a due solo nelle ultime settimane, quando EEAAO ha acquisito slancio ai vari premi delle guild e, soprattutto, Michelle Yeoh ha vinto il premio come migliore attrice della SAG. Cate Blanchett ha dalla sua la Coppa Volpi a Venezia, il BAFTA e il Critics Choice Award, e anche il Golden Globe. A nostro avviso l’interpretazione di Blanchett è stata riconosciuta a livello globale in maniera talmente ampia e così a lungo da aver cementato l’Oscar nelle sue mani, tuttavia non escludiamo affatto che Yeoh porti a casa la statuetta grazie a un colpo dell’ultimo minuto.

Migliore attore non protagonista

  • Brendan Gleeson – Gli Spiriti dell’Isola
  • Brian Tyree Henry – Causeway
  • Judd Hirsch – The Fabelmans
  • Barry Keoghan – Gli Spiriti dell’Isola
  • Ke Huy Quan – Everything Everywhere All At Once

Vincerà: Ke Huy Quan
Potrebbe vincere: –

Se l’anno scorso l’Oscar era di Troy Kotsur, quest’anno è di Ke Huy Quan. Non solo perché ha vinto il SAG, ma perché ha vinto letteralmente qualsiasi altra cosa.

Migliore attrice non protagonista

  • Angela Bassett – Black Panther: Wakanda Forever
  • Hong Chau – The Whale
  • Kerry Condon – Gli Spiriti dell’Isola
  • Jamie Lee Curtis – Everything Everywhere All At Once
  • Stephanie Hsu – Everything Everywhere All At Once

Vincerà: Jamie Lee Curtis
Potrebbe vincere: Angela Bassett

Ci piacerebbe molto se lunedì mattina potessimo cantare tutti quanti “Angela Bassett did the thing“: l’attrice, fino a poco tempo fa, aveva l’Oscar in mano per Black Panther: Wakanda Forever, grazie ai Critics Choice Awards e ai Golden Globes. Ma il premio a Jamie Lee Curtis ai SAG ha confermato lo slancio di EEAAO, e sebbene in questa categoria rischi di “cannibalizzare” i voti dividendoli con Stephanie Hsu, a nostro avviso l’avversione dell’Academy verso la Marvel l’aiuterà a vincere un Oscar comunque meritato, anche per la famosa regola del “premio alla carriera”.

Migliore sceneggiatura originale

  • Gli spiriti dell’isola
  • Everything Everywhere All At Once
  • The Fabelmans
  • Tár
  • Triangle of Sadness

Vincerà: Everything Everywhere All At Once
Potrebbe vincere: Gli spiriti dell’isola

Gli Spiriti dell’Isola può veramente andare a casa a mani vuote? Nello scenario in cui EEAAO vince quasi tutto, sì. Non dimentichiamo che il film dei Daniels ha vinto il WGA, anche se quest’ultimo non è sempre un indicatore preciso a causa delle regole che impediscono di nominare alcuni film che poi finiscono comunque per essere candidati all’Oscar. La possibilità che Martin McDonagh torni a casa, quindi, con la statuetta c’è.

Migliore sceneggiatura non originale

  • Niente di nuovo sul fronte occidentale
  • Glass Onion: Knives Out
  • Living
  • Top Gun: Maverick
  • Women Talking – Il diritto di scegliere

Vincerà: Women Talking
Potrebbe vincere: Niente di nuovo sul fronte occidentale

Sarah Polley ha ottenuto sia il premio della WGA che l’USC Scripter Awards nell’ultimo weekend prima degli Oscar. Ha anche ricevuto numerosissimi premi della critica, inoltre la sua mancata nomination come migliore regista ha destato un certo sdegno, visto che Women Talking è candidato come miglior film. Questo dovrebbe tradursi in una statuetta (meritata, anche se sembrerà di consolazione). L’unico vero altro contendente è Niente di nuovo sul fronte occidentale, nuovo adattamento di un classico senza tempo divenuto di grandissima attualità.

Miglior film internazionale

  • Niente di nuovo sul fronte occidentale
  • Argentina, 1985
  • Close
  • EO
  • The Quiet Girl

Vincerà: Niente di nuovo sul fronte occidentale
Potrebbe vincere:

Qui Niente di nuovo sul fronte occidentale non ha concorrenti: l’unico poteva essere Triangle of Sadness, curiosamente non selezionato dal suo paese come film designato ma presente in altre tre categorie tra cui miglior film e miglior regia (come avvenne l’anno scorso con Madres Paralelas)

Miglior film d’animazione

  • Pinocchio di Guillermo del Toro
  • Marcel the shell
  • Il gatto con gli stivali 2 – l’ultimo desiderio
  • Il mostro dei mari
  • Red

Vincerà: Pinocchio di Guillermo del Toro
Potrebbe vincere: –

Pinocchio di Guillermo del Toro è praticamente un Oscar scontato, uno di quelli su cui Netflix ha puntato di più spendendo oltre 15 milioni di dollari di campagna promozionale, e anche quello più facile da vincere in un anno in cui la Disney è presente con un solo titolo.

Migliore fotografia

  • Niente di nuovo sul fronte occidentale
  • Bardo, la cronaca falsa di alcune verità
  • Elvis
  • Empire of Light
  • Tár

Vincerà: Niente di nuovo sul fronte occidentale
Potrebbe vincere: Elvis

Potrebbe essere l’anno in cui l’Oscar entra nella storia premiando per la prima volta una donna nella categoria della miglior fotografia (Elvis, che è appena entrato nella storia con il premio dell’ASC). Tuttavia, i nomi non sono presenti accanto ai titoli dei film nel ballot finale di votazione, quindi a nostro avviso la statuetta andrà al film che sembra aver impressionato di più per la sua fotografia, ovvero Niente di nuovo sul fronte occidentale.

Migliore scenografia

  • Niente di nuovo sul fronte occidentale
  • Avatar: la via dell’acqua
  • Babylon
  • Elvis
  • The Fabelmans

Vincerà: Babylon
Potrebbe vincere: Elvis

Miglior montaggio

  • Gli spiriti dell’isola
  • Elvis
  • Everything Everywhere All At Once
  • Tár
  • Top Gun: Maverick

Vincerà: Everything Everywhere All At Once
Potrebbe vincere: Top Gun: Maverick

Migliore colonna sonora

  • Volker Bertelmann – Niente di nuovo sul fronte occidentale
  • Justin Hurwitz – Babylon
  • Carter Burwell – Gli spiriti dell’isola
  • Son Lux – Everything Everywhere All at Once
  • John Williams – The Fabelmans

Vincerà: Niente di nuovo sul fronte occidentale
Potrebbe vincere: The Fabelmans

Migliore canzone

  • Applause (musiche e testo di Diane Warren) – Tell It Like a Woman
  • Hold My Hand (musiche e testo di Lady Gaga e BloodPop) – Top Gun: Maverick
  • Lift Me Up (musiche di Tems, Rihanna, Ryan Coogler e Ludwig Göransson; testo di Tems e Ryan Coogler) – Black Panther: Wakanda Forever
  • Naatu Naatu (musiche di M. M. Keeravani; testo di Chandrabose) – RRR
  • This Is a Life (musiche di Ryan Lott, David Byrne e Mitski; testo di Ryan Lott e David Byrne) – Everything Everywhere All at Once

Vincerà: Naatu Naatu
Potrebbe vincere: Lift Me Up

Migliori effetti visivi

  • Niente di nuovo sul fronte occidentale
  • Avatar: la via dell’acqua
  • The Batman
  • Black Panther: Wakanda Forever
  • Top Gun: Maverick

Vincerà: Avatar: la via dell’acqua
Potrebbe vincere: –

Miglior sonoro

  • Niente di nuovo sul fronte occidentale
  • Avatar: la via dell’acqua
  • The Batman
  • Elvis
  • Top Gun: Maverick

Vincerà: Top Gun: Maverick
Potrebbe vincere: –

Migliori costumi

  • Babylon
  • Black Panther – Wakanda Forever
  • Elvis
  • Everything Everywhere All At Once
  • La signora Harris va a Parigi

Vincerà: Black Panther: Wakanda Forever
Potrebbe vincere: Elvis

Miglior trucco e acconciatura

  • Niente di nuovo sul fronte occidentale
  • The Batman
  • Black Panther: Wakanda Forever
  • Elvis
  • The Whale

Vincerà: Elvis
Potrebbe vincere: The Whale

Miglior documentario

  • All That Breathes
  • All The Beauty and the Bloodshed (Tutta la bellezza e il dolore)
  • Fire of Love
  • A House Made of Splinters
  • Navalny

Vincerà: Fire of Love
Potrebbe vincere: Navalny

Miglior cortometraggio documentario

  • Raghu – Il piccolo elefante
  • Haulout
  • How do you measure a year?
  • L’effetto Martha Mitchell
  • Stranger at the Gate

Vincerà: Raghu – Il piccolo elefante
Potrebbe vincere: Stranger at the Gate

Miglior cortometraggio

  • Tom Berkely e Ross White – An Irish Goodbye
  • Anders Walter e Rebecca Pruzan – Ivalu
  • Alice Rohrwacher e Alfonso Cuarón – Le Pupille
  • Eirik Tveiten e Gaute Lid Larssen – Night Ride
  • Cyrus Neshvad – The Red Suitcase

Vincerà: Le Pupille
Potrebbe vincere: An Irish Goodbye

Miglior cortometraggio d’animazione

  • Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo (The Boy, the Mole, the Fox and the Horse), regia di Peter Baynton e Charlie Mackesy
  • The Flying Sailor, regia di Amanda Forbis e Wendy Tilby
  • Ice Merchants, regia di João Gonzalez e Bruno Caetano
  • My Year of Dicks, regia di Sara Gunnarsdottir e Pamela Ribbon
  • An Ostrich Told Me the World Is Fake and I Think I Believe It, regia di Lachlan Pendragon

Vincerà: Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo
Potrebbe vincere: The Flying Saylor

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