A cura di ColinMcKenzie
- Una vita tranquilla (Concorso)
Diciamo subito una cosa semplice semplice: per ora, Una vita tranquilla è di gran lunga il miglior film italiano che ho visto qui al Festival. Altra cosa semplice semplice: è comunque una pellicola mediocre, per tante ragioni. La storia di un paio di camorristi che vanno in Germania per compiere un omicidio e intanto risolvere (per quanto riguarda uno di loro) delle questioni familiari, sembra molto orientata sulla cronaca recente, ma meno attenta a questioni più sottilmente cinematografiche.Si possono trascurare banalmente aspetti importanti di trama, con diverse incongruenze e cose che non funzionano. E si possono allungare eccessivamente i tempi, dilatando la storia soprattutto nella prima parte, mentre in altri punti si dà vita a tante cose prevedibili. L'impressione è che il regista Claudio Cupellini tenti di dar vita a una sorta di A History of Violence diretto da Paolo Sorrent...
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