Come abbiamo avuto modo di osservare seguendo con molta attenzione il fenomeno della Snyder Cut e tutta la lavorazione di Justice League, il film arrivato al cinema nel 2017 è cambiato notevolmente sin dalla sua genesi, nel corso della post-produzione.

Dopo l’abbandono di Zack Snyder a causa principalmente di una tragedia che colpì la sua famiglia, il film passò nelle mani di Joss Whedon affinché supervisionasse il resto della post-produzione e soprattutto le riprese aggiuntive.

Quella che era stata definita una “comune fase di pick-up”, però, finì per essere una sessione di sostanziose riprese aggiuntive. In breve, su richiesta della Warner Bros. Joss Whedon sfrondò la trama di tutto ciò che non era ritenuto necessario mantenendosi sotto le due ore di durata, girando una serie di sequenze per alleggerire il tono del film e cambiando il terzo atto.

Generalmente i cosiddetti pick-up durano poche settimane o addirittura giorni (come nel caso di Wonder Woman di Patty Jenkins): servono a sistemare inquadrature, aggiungere azione, umorismo e tutto ciò di cui una pellicola ha bisogno. Nel caso di Justice League, invece, si trattò di almeno 2 mesi di riprese aggiuntive.

Ci riferiamo al Justice League arrivato al cinema come al “lavoro di Whedon”, ma andrebbe sottolineato in ogni caso che si tratta di un film frutto di notevoli pressioni e imposizioni dall’alto.

 

zack snyder on set zack snyder's justice league

 

Per comunicare ottimismo e positività, Joss Whedon abbandonò i toni più cupi caratteristici dei film di Snyder in tutti i sensi, anche dal punto di vista visivo: lo dimostrano la colorazione di alcune inquadrature, i poster iper saturati, una maggior presenza di sorrisi, ammiccamenti e battute. I personaggi sono meno arrabbiati, non si prendono troppo sul serio e sono protagonisti di gag per alleviare la tensione (nonostante ce ne siano diverse anche in Snyder).

Un altro esempio del “divorzio con il passato” fu il licenziamento di Junkie XL, che aveva già scritto la colonna sonora del film riprendendo i temi composti da Hans Zimmer per L’uomo d’acciaio Batman v Superman. Al suo posto subentrò Danny Elfman, che ripescò il tema classico di Superman (quello di John Williams) piuttosto che citare Zimmer.

Ecco allora alcune delle differenze principali tra le due versioni che rendono la visione di Zack Snyder’s Justice League (ora in onda su Sky Cinema e in streaming su Now: ecco come vederlo) un’esperienza tutta nuova.

1 – Il prologo

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Justice League (2017)

Joss Whedon mostra la vita, sceglie la via dell’ottimismo, della positività, scrive per il Superman di Henry Cavill un dialogo con dei ragazzini durante il quale paragona la speranza alla chiave dell’auto, “la perdi facilmente, ma se cerchi bene la trovi nei paraggi“.

Zack Snyder sceglie l’epica e il dramma, mostra la morte di Superman direttamente dal film precedente e ne evidenza gli effetti sul resto dell’universo DC, da Atlantide a Themyschira, fino a presentarci Cyborg sin da subito (e gli fa anche un “regalo”, visto che il titolo appare proprio su un’inquadratura con Ray Fisher).

prologo snyder cut

Zack Snyder’s Justice League (2021)

Nella versione di Whedon, Batman affronta un criminale sui tetti di Gotham e si imbatte in un Parademone, che esplode lasciando tracce di sangue verde fosforescente (un dettaglio non presente nella Snyder Cut). Subito dopo la sequenza, inizia un “montaggio riassunto” sulle note di Everybody Knows di Sigrid.

2 – La missione di salvataggio di Diana

Rispetto a Whedon, Snyder fa molto più leva sulla violenza (quando Diana sbatte i terroristi contro il muro si notano delle macchie di sangue), un aspetto di cui ha avuto modo di discutere di recente:

Volevamo far finta che i visti censura non esistessero, fare qualcosa senza ripensamenti e nel modo che ritenevamo migliore. È stato un approccio filosofico. Io ho sempre creduto nel valore delle conseguenze, nel senso del pericolo. Parliamo comunque di divinità che combattono contro gli uomini, che è il nocciolo della questione. Non esiste un vero scontro, gli essere umani non possono combatterli. […] Se non mostri la violenza per quello che è, sminuisci la posta in gioco sotto ogni aspetto. […] A me piace un ritratto vero della violenza, non voglio indorare la pillola.

 

 

Un’altra differenza tra le due versioni è che in quella cinematografica Diana scaglia la bomba in aria per farla esplodere, in quella di Snyder invece è anche lei a lanciarsi in aria. Cambia poi lo scambio di battute tra  ̶R̶o̶o̶s̶e̶ ̶B̶o̶l̶t̶o̶n̶  l’Alpha dei Black Clad (Michael McElhatton) e Wonder Woman:

  • SC: “Non ci posso credere“. “Credici
  • WC: “Non ci posso credere. Chi sei tu?” – “Una che ci crede

 

 

Restando in tema “battute modificate”, subito dopo che Steppenwolf nei tunnel urla ai Parademoni che Wonder Woman è “sua”, nella versione di Snyder la risposta è: “Io non sono di nessuno“, in quella di Whedon diventa: “Tu ti stai sopravvalutando“.

 

 

 

3 – Il reclutamento

 

Nella Snyder Cut ci sono un mucchio di sequenze dedicate al reclutamento da parte di Bruce e Diana dei loro alleati. Tagli a parte, la mano di Whedon si vede in più momenti. Nelle scene con Flash, ad esempio, Whedon è intervenuto con la battuta di Barry sul brunch e con il sorriso finale di Bruce che dice: “Mi terrò al passo“.

 

 

In quelle con Aquaman, invece, il regista ha aggiunto due momenti: Bruce che nota i disegni delle Scatole Madri e Bruce che fa la battuta: “Puoi almeno dirmi dov’è Atlantide?” (Snyder gli fa dire semplicemente: “Io non credo” nell’altra lingua).

 

 

Basta confrontare l’attaccatura dei capelli e il volto di Affleck che nelle riprese aggiuntive appare leggermente più gonfio.

Stesso dicasi per le sequenze ambientate all’esterno. Durante la prima sessione di riprese Zack Snyder andò in Islanda; durante la seconda, chiaramente, Whedon fu costretto a rigirare tutto in studio con green screen. Anche qui l’intervento è stato duplice: da un lato Bruce continua a chiedere ad Arthur della Scatola Madre; dall’altro abbiamo Aquaman che appare un po’ più spiritoso.

 

 

Anche l’incontro con Diana e Cyborg è leggermente diverso. I dialoghi non cambiano drasticamente, ma lui in Snyder arriva dall’alto e in “tenuta da Cyborg”, in Whedon sbuca dal nulla ed è coperto.

 

 

Interessante poi che sia stato cambiato anche l’identikit dei parademoni, che passa dal ritrarre una figura simile a Batman a una più vicina agli alieni.

 

 

Anche nella sequenza in cui Diana e Barry fanno conoscenza c’è qualche cambiamento:

 

 

Nel primo piano di Affleck, addirittura, si nota anche un piccolo ritocchino digitale:

 

 

4 – Le origini di Cyborg

Esplosione. Risvegliato in laboratorio”. La spiegazione nella versione cinematografica delle origini di Cyborg è particolarmente riduttiva, specie da un punto di vista visivo. Come potete vedere nel confronto a seguire, se nella versione di Whedon arrivata al cinema Cyborg viene semplicemente mostrato in laboratorio, nella Snyder Cut il corpo mutilato di Victor viene mostrato in modo molto più crudo.

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Come promesso, Cyborg rappresenta il vero e proprio cuore pulsante del film di Zack Snyder, visto che il film si prende il suo tempo per mostrare il suo dramma, il rapporto con la famiglia e soprattutto con il padre e il suo percorso di accettazione: “Non sono spezzato”.

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5 – La lezione di storia

Steppenwolf ha un aspetto completamente diverso nella Snyder Cut, oltre che un ruolo diverso, visto che non è l’antagonista principale, ma deve fare capo a DeSaad, che a sua volta fa capo a Darkseid.

Nella versione di Joss Whedon si sente soltanto il suo nome (“Per Darkseid!” urla Steppenwolf riferendosi ai suoi Parademoni), mentre nella Snyder Cut appare in diverse scene, tra cui nella visione dell’Incubo in cui uccide gli Atlantidei e altri eroi. La sequenza rappresenta un presagio: è ciò che succederebbe se Darkseid mettesse le mani sull’equazione Anti-Vita, una cosa che promette di fare alla fine del film.

La versione di Snyder spiega nel dettaglio che l’equazione è in grado di controllare mentalmente ed emotivamente tutti gli esseri viventi che a questa vengono esposti. Darkseid ha conquistato tantissimi pianeti nel Multiverso, ma ha sempre fallito con la Terra, altra cosa che lo ossessionerà negli anni. L’obiettivo finale di Darkseid è quello di eliminare il libero arbitrio dal Multiverso, riplasmandolo a sua immagine e assoggettando tutti gli abitanti al suo volere.

Durante la cosiddetta “lezione di storia” impartita a Bruce da Diana viene spiegata l’origine delle scatole madri. Nel corso della spiegazione apprendiamo che Darkseid in passato ha cercato di conquistare la Terra, ma viene ferito e si ritira umiliato come mai successo in migliaia di anni. Alla fine del film, poi, alla luce del successo della Justice League, giura di vendicarsi.

 

 

6 – Martha e Lois

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La sostanziale differenza tra le scene con Martha e Lois è che la madre di Clark in una sequenza si scopre essere Martian Manhunter sotto mentite spoglie. Nella versione di Whedon le due si incontrano al Daily Planet, il tono è più leggero (come sottolinea anche il servizio televisivo) e c’è anche un doppio senso nel dialogo tra le due donne che non è stato reso dall’adattamento italiano. “Clark diceva che eri sempre a pesca di notizie” dice Martha a una Lois palesemente imbarazzata. “A caccia” si corregge Martha. In originale il termine utilizzato è “thirstiest woman” (che può avere anche una valenza sessuale), rispetto poi al più appropriato “hungriest“.

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7 – La squadra… unita (?)

La sequenza ambientata prima della resurrezione di Superman ha un carattere molto diverso tra le due versioni. È possible che Whedon abbia voluto inserire un po’ più di conflitto all’interno della squadra, come dimostra la battuta di Bruce su Steve Trevor che manda Diana su tutte le furie, senza contare che le motivazioni della squadra sono diverse. Diana, ad esempio, è decisamente contraria.

 

 

Piccola curiosità: Gal Gadot non era disponibile durante quel giorno di riprese aggiuntive di Whedon: aguzzando un po’ la vista, nel fotogramma a seguire, si può notare infatti che l’attrice è stata aggiunta in post-produzione.

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Justice League (2017)

Anche il dialogo con Bruce e Diana (“Vestiti da pipistrello, non ti denuncio“) è chiaramente un’aggiunta di Whedon. “Sai che non puoi continuare a farlo per sempre” gli dice Diana. “A stento riesco a farlo ora” ribatte Bruce. “Ma è un lavoro“. Durante la promozione del film Affleck svelò che alcune sequenze  erano state aggiuntive per aumentare un po’ la “tensione sessuale” tra i due.

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Justice League (2017)

8 – Superman Returns

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La sequenza del ritorno di Superman è stata modificata da Whedon in diversi frangenti. Sono indubbiamente di Whedon, ad esempio, battute come quella finale di Batman sul fatto che “probabilmente sta sanguinando” e quella su “Pet Semetary” data a Flash, così come il momento “Tu sanguini?” che rievoca una scena di Batman V Superman.

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Dalla sequenza era stato inoltre tolto anche il cammeo del Jimmy Olsen (Marc McClure) dei film con Christopher Reeve nei panni di un poliziotto a cui Cyborg salva la vita (lo stesso che fa amicizia con Lois). Anche l’intervento di Lois è diverso: nell’edizione arrivata al cinema, è Batman a indicare ad Alfred di ricorrere alle “armi pesanti” e di chiamare Lois. Nella versione di Snyder, Lois si ritrova lì dopo aver visto Clark subito dopo la resurrezione visto che fa sempre visita al suo monumento.

 

Come è possibile notare, per il Justice League di Joss Whedon sono stati rimossi i raggi laser di Superman scagliati contro Batman, mentre è stata aggiunta in digitale una porzione di prato con l’auto di Alfred.

 

9 – Lois e Clark 

snyder cut

Uno dei momenti più spiazzanti è uno scambio tra Clark e Lois dopo la sua resurrezione. Nel film di Zack Snyder, quando Clark dice: “È casa mia“, Lois gli fa notare che è la prima volta che parla. “Non lo avevo fatto prima?” ribatte Clark.

Nella versione di Whedon, senza alcun bisogno di riprese aggiuntive, il “You spoke” di Lois è stato ridoppiato in “You smell good” (hai un buon profumo), con Clark che risponde: “Prima non lo avevo?”.

Un’altra differenza è il dialogo nel campo di grano.

Lo considero un sì“. “Cosa?” – “L’anello!“. Il riferimento è all’anello che Lois riceve al funerale di Clark in Batman V Superman: Dawn of Justice e che porta al dito sin dall’inizio della Snyder Cut. Nel montaggio finale sono presenti solo alcune poche inquadrature girate da Zack Snyder; le altre sono tutte di Joss Whedon, incluso il dialogo prima dell’arrivo di Martha.

Zack Snyder's Justice League

Zack Snyder’s Justice League

 

10 – La Battaglia Finale


La battaglia finale con Steppenwolf è la sequenza che forse ha ricevuto il maggior apporto di modifiche da Whedon. A Flash ad esempio è stato dato un ruolo completamente diverso (nella Snyder Cut ha l’obiettivo di dare la carica che serve per la dissoluzione dell’Unità e poi riavvolge il tempo in una sequenza molto intensa), tant’è che una delle sue occupazioni è mettere in salvo la famiglia russa, presente solamente in Whedon.

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Zack Snyder’s Justice League (2021)

Anche l’arrivo di Superman è stato completamente stravolto. Costume a parte, il supereroe nella versione di Whedon appare molto più sorridente e con un fare un po’ più “sbruffone”. Il “Non sono colpito” che dice a Steppenwolf nella Snyder Cut è stato trasformato da Whedon in “Io credo nella verità, ma sono anche un grande fan della giustizia”.

Superman è molto più divertito nella sua lotta contro Steppenwolf: l’intenzione era chiaramente quella di rendere il personaggio più “simpatico” al pubblico. Da qui battute come “Me lo rimangio: voglio morire” o frecciatine al cattivo durante lo scontro.

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Justice League (2017)

Cambia anche il modo in cui Steppenwolf viene messo fuori gioco: nella versione di Whedon, Diana gli spezza l’arma; in quella di Snyder gli taglia la testa.

Anche l’inquadratura finale con la Justice League è stata modificata, visto che per la versione cinematografica sono state aggiunte piante e fiori ricresciuti dopo la battaglia.

 

 

11 – Tecnica

Una delle più grandi differenze è chiaramente nel rapporto d’aspetto (aspect ratio) 1,33:1, più comunemente noto come 4:3. Snyder aveva preso la decisione di proporzioni così “alte” per riempire completamente gli schermi delle sale IMAX (con proporzioni 1,43:1). Durante la JusticeCon l’anno scorso aveva infatti spiegato di essersi innamorato delle proporzioni degli schermi IMAX durante alcune proiezioni di scene tratte da Batman V Superman.

Anche la gradazione del colore è completamente diversa. Nel passaggio di testimone, nel 2017, la saturazione fu aumentata e tutto il terzo atto dai toni blu fu portato ai toni rossi.

Ecco un esempio tratto dalla battaglia finale: la differenza è abissale.

 

12 – Epilogo

Durante la promozione del film Zack Snyder ha confermato che Lois è incinta. Ne vediamo già un indizio in una sequenza ambientata nella camera da letto ed è ulteriormente confermato nella sequenza finale, con Bruce che fa le congratulazioni a Clark, e Lois che porta in casa una culla.

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Nella versione di Whedon c’è invece una battuta diversa al posto delle congratulazioni:

  • Clarke:  “Tutta la banca?”
  • Bruce: “È un riflesso condizionato”

Dato ancora più curioso: la culla nella Snyder Cut nelle mani di Lois nella versione di Whedon diventa… uno scatolone!

Una differenza sostanziale è anche nel fato di Silas, il padre di Victor, vivo e vegeto alla fine del film nella versione cinematografica, e con un triste destino invece nella versione di Snyder.

Con 4 ore di durata era ovvio che Zack Snyder’s Justice League sarebbe stato ricco di scene aggiuntive. Ora che Zack Snyder’s Justice League è arrivato su Sky Cinema e NOW, però, è evidente che quello concepito da Snyder era un film decisamente diverso e che nonostante corresse su binari simili a quello di Whedon, avrebbe dovuto avere un carattere diametralmente opposto.

Voi quale delle due versioni avete preferito? Avete notato altre differenze? Ditecelo nei commenti!

Vi ricordiamo che potete vedere Zack Snyder’s Justice League su Sky Cinema e su NOW: ecco come farlo! 

 

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