Rubrica a cura di ColinMckenzie
…Anna di Alberto Grifi e Massimo Sarchielli. Intanto, già stabilire cos'è questo film (film? Forse…) è difficile. Una pellicola di fiction che poi diventa un documentario? Può essere, ma chi è che regge il gioco e controlla la lavorazione? E come giudicare un lavoro che fa di tutto per essere ingiudicabile secondo i canoni tradizionali?
Nel 1972, l'attore Massimo Sarchielli (forse il suo ruolo più famoso è quello in Madonna che silenzio c'è stasera) incontra una ragazza sedicenne tossicodipendente e incinta, decidendo di ospitarla a casa. Già di base, sembra lo spunto per un melodrammone sociologico che non finisce più. Eppure, quando assieme all'amico regista Alberto Grifi vuole realizzare un film con lei, la finzione costruita non regge più di tanto e la realtà prende il sopravvento.
In questo senso, impossibile giudicare Anna secondo i can...
Dura tre ore e quarantacinque, girato tecnicamente con mezzi di fortuna e montato veramente alla buona. Eppure, è una delle esperienze più forti che ci abbia mai regalato il cinema italiano. Si tratta di...
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