Per chi ama il linguaggio dei videogiochi, Uncharted è senza dubbio una delle serie più amate degli ultimi anni. Nata su PlayStation 3 con Uncharted: Drake’s Fortune nel 2007, la saga targata Naughty Dog ha dato vita a uno dei personaggi più carismatici di sempre: Nathan Drake. Ragazzo dal passato tormentato, Nate afferma di essere un discendente del famoso corsaro ed esploratore Sir Francis Drake. Nei vari capitoli usciti in esclusiva per le piattaforme PlayStation seguiamo le vicende di Nathan e dei suoi amici in rocambolesche cacce al tesoro. Tra una folle scena d’azione e uno scambio di divertenti battute, le storie prendono risvolti sempre più interessanti, approfondendo la psicologia del non troppo nutrito cast di personaggi.

A partire dal 17 febbraio 2022 anche il pubblico cinematografico può finalmente tuffarsi in questa magnifica saga. Diretto da Ruben Fleischer e con protagonisti Tom Holland (Nate) e Mark Wahlberg (Sully), Uncharted è un film che sta facendo parlare di sé. Questo perché, nonostante un’accoglienza da parte della critica sotto la media, il pubblico di videogiocatori sembra stia apprezzando l’opera tratta dal videogioco di Naughty Dog. Noi per primi, da grandi fan della saga, siamo rimasti piacevolmente colpiti dal riuscito rapporto tra i due protagonisti, che rispecchiano quanto vissuto, pad alla mano, ormai diversi anni fa.

 

 

Non siamo qui oggi per raccontarvi quanto ci siamo emozionati in sala, ma piuttosto per evidenziare il grande rispetto del film nei confronti del materiale originale. Nei 116 minuti di durata abbiamo trovato moltissime citazioni ai videogiochi, che abbiamo deciso di raccontarvi in questo articolo. Mettiamo subito le mani avanti: nel caso non aveste visto il banner “SPOILER”, se continuate a leggere troverete chiari riferimenti alla trama del film. Pirati siete avvisati.

La prima scena di Uncharted

Partiamo dai primi minuti del film, che vedono Tom Holland a testa in giù e legato ai container che stanno scivolando fuori da un aereo in volo. Una scena che ci permette di evidenziare due riferimenti in un colpo solo. Da un lato è chiaro che ci troviamo di fronte al medesimo momento vissuto in Uncharted 3: L’inganno di Drake, con alcune sequenze riprese pedissequamente da Fleischer. Dall’altro, però, notiamo l’utilizzo di un flash forward, stratagemma narrativo presente sia in Uncharted 2: Il Covo dei Ladri, che in Uncharted 4: Fine di un ladro.

Dopo un’inizio esplosivo, il film ci mostra l’adolescenza di Nate di suo fratello Sam, passata all’interno di un orfanotrofio gestito dalle suore. Nonostante i primi tre capitoli della serie videoludica non accennino al familiare di Nathan, il regista di Zombieland ha deciso di pescare a piene mani dal quarto episodio, raccontando una storia di origini quasi del tutto identica. Ecco che, quindi, troviamo un Sam ribelle deciso a fuggire dalla struttura di accoglienza e un Nate costretto a crescere da solo.

 

Uncharted

 

Molti elementi di continuità con le opere di Naughty Dog le troviamo proprio in questa parte. Non solo è Sam a dare a Nate l’anello dei Drake, sul quale è inciso il celeberrimo motto “Sic Parvis Magna”, ma anche l’accendino regalato al nostro protagonista è spesso bersaglio di battute all’interno del film. Se Naughty Dog utilizzava l’oggetto come gag per evidenziare il fatto che Sam fatichi a tenere il ritmo a causa del fumo, Fleischer preferisce renderlo quasi del tutto inefficace e giocare più volte su questo elemento comico. Una scelta meno ispirata, ma che abbiamo comunque apprezzato.

Il logo Naughty Dog

Passiamo a uno degli Easter Egg più significativi. Quando Sully recluta Nate per la propria missione, vediamo Tom Holland aprire una vecchia valigia contenente numerosi oggetti provenienti dal suo passato all’orfanotrofio. È qui che, nella parte interiore del bagaglio, troviamo in bella vista il logo di Naughty Dog, la software house che ha dato vita alla serie nel 2007. Un omaggio dovuto, che ci ha lasciato un sorriso stampato in faccia.

Accettato di collaborare con Mark Wahlberg, Tom Holland si trova quindi coinvolto nel furto di una particolare croce dorata, necessaria per trovare il tesoro di Magellano. Ancora una volta, Uncharted 4: Fine di un Ladro diventa il principale punto di riferimento della produzione. Anche in quel caso, infatti, Nathan Drake doveva recuperare un oggetto simile (la croce di San Disma) per procedere con il suo viaggio. Se nel videogioco del 2016 Sully si imbatteva in Nadine Ross, nel film del 2022 lo vediamo confrontarsi con Jo Braddock, un personaggio per certi versi simile, anche se con un’evoluzione differente.

La trama si allontana poi da quella dei videogiochi, mantenendo però un saldo punto di contatto stilistico. Basti pensare all’outfit di Nathan nella battaglia finale, preso di peso dal primo capitolo della serie. Ma anche nelle scene dopo i titoli di coda, dove Nate indossa lo stesso vestito della versione giovanile del personaggio vista in Uncharted 3. Per non parlare di Sully, che, sempre nella scena post credits, si è fatto crescere i buffi, impugna un revolver e ama i sigari. Complimenti a Sony, tra l’altro, per averci spoilerato il design nel trailer!

 

Uncharted

Riguardo a ciò che ci aspetta in futuro, inoltre, Fleischer ha lasciato intendere ulteriori collegamenti al franchise. Alla fine scopriamo che Sam è ancora vivo e che si trova in prigione, esattamente come nel più volte citato quarto capitolo. Il trafficante che tratta con Nate nella post credit, inoltre, fa riferimento a un tale Roman e a una mappa nazista. I videogiocatori avranno compreso subito che si tratta di Gabriel Roman, villain del primo episodio che punta a ritrovare El Dorado seguendo una pista che vede coinvolto anche un sottomarino situato nel bel mezzo della giungla. Insomma: ci sono molti dettagli che sembrano andare in una precisa direzione e, sinceramente, non vediamo l’ora di scoprire se Sony deciderà di portare avanti la serie.

Concludiamo con quelli che, secondi noi, sono i due omaggi più interessanti del film. Per prima cosa, la font utilizzata per evidenziare i vari cambi di scena è la stessa del logo che troviamo sulle copertine di tutti i videogiochi. Un dettaglio di poco conto, ma che i fan della serie sicuramente avranno amato. Ultimo, ma non certo per importanza, è il magnifico cameo di Nolan North, doppiatore di Nathan Drake che troviamo qui sulla spiaggia dopo la celebre scena dell’aereo.

 

Uncharted

 

North saluta Drake e Chloe Frazer (personaggio comparso in Uncharted 2 e nel DLC stand alone Uncharted: L’Eredità Perduta) affermando di aver vissuto la stessa esperienza di Holland. Affermazione che noi sappiamo essere vera dato che, come accennavamo a inizio articolo, quella stessa identica scena la troviamo in Uncharted 3: L’inganno di Drake.

Trovate tutte le informazioni sul film di Uncharted nella nostra scheda.

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