Nel corso di un’intervista per Vanity Fair (che potete ammirare qui in alto), Sebastian Stan ha parlato dell’Universo Marvel e di Kevin Feige, il presidente dei Marvel Studios che secondo l’attore non viene celebrato abbastanza:

Credo che a Kevin Feige non venga dato abbastanza credito per essere un genio e per aver dato vita a tutto questo mondo. Ogni singolo film è legato strettamente a qualcos’altro e ad altre storie, ci sono così tanti film che a volte non hanno il credito che meritano.

Ha poi parlato di un cambiamento avvenuto sul set di Captain America: Il primo Vendicatore che lo ha indotto a pensare che non avrebbe avuto un futuro nei panni di Bucky:

Ero al corrente della fine della storia, dovevo cadere da questo treno e poi dovevo indossare una manica verde [per motivi di effetti visivi]. Era l’unica indicazione di una possibilità che potessi tornare, perché nessuno mi aveva detto nulla.

Poi, il giorno delle riprese mi dissero: “Guarda, niente manica verde“. Fu allora che pensai: “Oh, tutto qua. Morirò su quel treno e non ci sarà alcun ritorno“. La verità è che non sapevano quale braccio usare o cose simili, perciò decisero tutto dopo.

Fu nel secondo film di Captain America, infatti, che Sebastian Stan apparve nei panni del Soldato d’inverno con un braccio meccanico.

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