Dopo la conclusione di Tintin nel Paese dei Soviet, Hergé desidera far viaggiare il suo reporter in America per fargli incontrare i pellerossa, da cui è affascinato fin da bambino. Nel 1930, però, l’autore ha soltanto 23 anni e si lascia influenzare dal suo editore del Petit Vingtième, che già lo aveva spinto a portare Tintin nell’Unione Sovietica; questa volta la meta suggerita è il Congo, colonia belga da una ventina d’anni, al fine di confezionare della propaganda rivolta ai lettori più giovani, raccontando loro il processo di colonizzazione e diffusione culturale in corso nello Stato africano.

Tintin in CongoTintin in Congo non ha ancora una sceneggiatura elaborata, ma come l’avventura precedente può essere descritto come una serie di scenette umoristiche, tra la pantomima e la comicità slapstick, affine ai film realizzati in quel periodo, prima dell’avvento del sonoro.

Il fumetto viene realizzato in bianco e nero, in una forma analoga a quella utilizzata per il viag...