Quando Thor Figlio di Odino è tornato a reclamare il suo ruolo di Dio del Tuono, Mjolnir era disperso nel cuore del sole. L’eroe aveva dunque bisogno di una nuova arma, e per questo ha commissionato ai nani la costruzione di un intero arsenale di martelli, che i lettori americani stanno progressivamente scoprendo sulle pagine della nuova serie a lui dedicata, scritta da Jason Aaron (Star Wars) e disegnata Mike Del Mundo (Weirdworld).
Lo scorso 27 giugno è approdato sugli scaffali delle fumetterie statunitensi il secondo numero della collana, nel quale il protagonista ha brandito ben tre differenti armi.
Il precedente appuntamento si era chiuso con Thor e Loki in viaggio verso Hel; lì i due fratelli incontrano Balder, Tyr, Skurge l’Esecutore e Karnilla, regina del Nornheim che condivide con il Dio degli Inganni il potere delle Norne. Gli asgardiani si scontrano con i Firepedes guidati da Sindr, regina di Muspelheim, che rivendica il possesso del regno di Hel. Durante il combattimento il martello d’oro brandito da Thor viene sciolto dal sangue ustionante di Muspel.
Disarmato, il Figlio di Odino ne evoca un altro, che come da tradizione colpisce al volto il suo fratellastro, per poi dividersi in due armi distinte che gli permetteranno di combattere per la salvezza di un regno che solitamente gli è avverso.
Per vedere in azione il terzo martello dell’albo è necessario attendere l’ultima parte: Tyr e Karnilla informano il gruppo dell’arrivo di un treno demoniaco che trasporta la nuova arma che Sindr intende utilizzare contro i suoi nemici. All’arrivo del convoglio, Balder e Karnilla distraggono i Goblin del Fuoco a bordo del treno, mentre Thor può piazzare la sua arma segreta: il Bomb Hammer. Una volta azionato, il “martello-bomba” porta all’esplosione del treno e del ponte su cui viaggia, facendo precipitare il convoglio nel fiume sottostante.
Quanti altri bizzarri martelli vedremo nei prossimi numeri? E quando tornerà il solo e unico Mjolnir? Le risposte le conosce solo Jason Aaron…
Fonte: CBR
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