È dai numeri d’annata di World’s Finest che le storie in cui Batman e Superman agiscono insieme vengono considerate un evento speciale. Esiste tutta una tradizione di questo filone che risale agli albori dei due personaggi, alle storie degli anni 40, e che travalica perfino la dimensione del Fumetto, andando ad attingere agli spettacoli radiofonici e ai serial a loro dedicati. È a questa longeva tradizione che la serie Batman/Superman strizza l’occhio e si ispira.

Ma al di là del fattore nostalgia, il nuovo team creativo composto da Gene Luen Yang e Ivan Reis coglie anche l’occasione per intavolare una storia metafumettistica, una commistione con il genere cinematografico e una riflessione sulla natura dei due personaggi.

Così Yang illustra ai lettori il lavoro svolto per la fase nota come Infinite Frontier:

 

Batman/Superman #16, copertina di Ivan Reis

Yang – Abbiamo introdotto questa idea secondo cui Batman e Superman vivono in due mondi diversi. Alla fine del numero riveliamo che Batman e Superman si trovano in realtà in un universo alternativo. Quindi Auteur.io, il nuovo supercriminale, è in realtà il motivo per cui si trovano in questi universi alternativi, uno per Batman e uno per Superman. In definitiva, senza rivelare troppo, è un po’ come se fosse una fusione di vecchie idee mitologiche e nuova tecnologia.

Con questo arco narrativo abbiamo in mente anche di giocare un po’ con il mezzo fumettistico. Volevamo davvero raccontare una storia che potesse essere raccontata al meglio soprattutto attraverso il Fumetto. Usiamo il mezzo cinematografico come espediente e con un po’ di ironia, ma alla fine si parla di fumetti. La gamma di poteri Auteur.io è strutturata in modo da consentirci di farlo e di giocare con il nostro medium.

Tutto è nato con una conversazione tra me, Ivan, Paul [Kaminski] e Ben [Abernathy], i due editor della serie. Parlavamo di tutto quello che ci entusiasmava dei fumetti, di Superman e di Batman. Ivan era d’accordo con l’idea di giocare con la forma e di costruire questi due mondi. Allo stesso modo in cui Auteur.io è una combinazione di vecchio e nuovo, di idee mitologiche e nuova tecnologia, volevamo che questi due mondi fossero una fusione della tecnologia odierna e dell’estetica di fine anni 30 e inizio anni 40, quando Batman e Superman esordirono. Abbiamo esaminato i vecchi serial di Superman e Batman per ispirarci visivamente, e ho la sensazione che Ivan abbia davvero fatto centro. Per alcune pagine, ho fatto dei bozzetti molto rudimentali perché semplicemente non riuscivo a spiegare a parole cosa stavo pensando. Poi, quando Ivan ha consegnato le tavole, ho visto che ha preso quello che avevo pensato e ha alzato il livello di dodici tacche.

Batman/Superman #17, copertina di Ivan Reis

Inizialmente, volevo raccontare una storia in cui Superman fosse nella parte alta e Batman nella parte bassa del numero #16. All’inizio volevo anche usare una cornice cinematografica, ma poi avevo pensato che per Ivan sarebbe stato troppo laborioso mantenere quel registro per ventun pagine. Ho cercato di trovare una soluzione in cui a un certo punto saremmo passati dal film al fumetto vero e proprio, ma alla fine lui non l’ha fatto! Ha mantenuto la modalità cinematografica fino in fondo e ne è uscito un numero straordinariamente intenso.

Lo stesso vale anche per le prime pagine del numero #17, lui e Danny [Miki] devono aver avuto dei crampi alle mani. Nella mia descrizione dovevano esserci delle semplici sagome di pellicola appese al soffitto, ma loro hanno disegnato anche l’interno di ogni singolo fotogramma. È un lavoro sconvolgente, il livello di dettaglio e passione che mettono in ogni pagina è incredibile anche per me che sono l’autore del progetto.

Non credo che Batman e Superman si siano mai incontrati nei serial. Si incontrarono negli spettacoli radiofonici, ma non credo che l’abbiano mai fatto nei primi film. E puntavamo soprattutto a quello. Sono cresciuto negli anni 80, e quando ero piccolo Batman e Superman facevano squadra per tutto il tempo. Ho lavorato a Superman Smashes the Klan, basato su una serie radiofonica degli anni 40. Ho letto molto dell’epoca e di come fossero fatti i fumetti DC e quelli dei supereroi in generale. Allora, quando Superman e Batman si incontravano, era un evento davvero speciale. Quello che io e Ivan, Danny volevamo fare era ricreare quella sensazione: Batman e Superman che si incontrano per la prima volta, in una situazione davvero speciale.

Batman/Superman #18, copertina di Ivan ReisÈ stato anche uno dei motivi per cui ho voluto creare questi due mondi. Volevamo che fossero molto speciali e che ognuno di loro riflettesse una parte del rispettivo personaggio principale. Il mondo di Superman è futuristico e pieno di speranza, quello di Batman è più oscuro. Di conseguenza, quando si incontrano, sembra davvero una collisione tra due mondi. Questa è proprio il genere di storia che mi attira di più, credo. Quando ho iniziato a lavorare per la DC Comics, qualcuno mi disse: “Oh, dovresti provare a scrivere come Frank Miller e Alan Moore”. E io pensavo: “Non posso scrivere come Frank Miller e Alan Moore”. [Ride] Mi piacciono le loro storie, ma non sarei io!

Gli autori che ammiravo di più della scuderia DC da ragazzino erano DeMatteis e Giffen, adoravo il loro ciclo sulla Justice League. Era quasi una specie di sit-com. Hanno lavorato anche su un ciclo di storie dedicato al Dottor Fate, che secondo me era un perfetto mix di umorismo, speranza ed esplorazioni approfondite della paura umana. Quando si parla i fumetti di supereroi, questo è sempre stato il mio modello di riferimento. Non so se potrei raccontare storie super dark. Amo Batman come personaggio, come tutti penso, ma sento una maggiore affinità per Robin. Robin mi piace un po’ di più.

Abbiamo ovviamente anche Lois Lane. Penso a lei come l’incarnazione della verità. È costantemente alla ricerca della verità e in tutto il suo arco narrativo, dagli anni 40 ai giorni nostri, non smette mai di cercare la verità e alla fine scopre quella sull’uomo che ama. Questa è la sua forza trainante. Quindi, dato che la nostra storia parla del mistero che avviluppa questi due mondi, Lois deve necessariamente svolgere un ruolo chiave.

Batman/Superman #19, copertina di Ivan ReisTra i criminali principali abbiamo Spider Lady, che abbiamo recuperato direttamente da uno dei vecchi serial di Superman. Ivan ha aggiornato un po’ il suo aspetto e le ha fornito  delle nuove armi. Nei vecchi serial aveva queste ragnatele quasi invisibili sulle pareti della sua tana e aveva bisogno di scagnozzi che ci spingessero le persone dentro. [Ride] Stavolta l’abbiamo dotata di lanciaragnatele elettrici. Dottor Atom è una specie di omaggio ad Atom Man, un altro cattivo dei serial di Superman, e poi abbiamo Unknown Wizard, che è un omaggio a Invisible Wizard, un cattivo di Batman dei tempi che furono.

Nell’era de I Nuovi 52 ho lavorato su Superman #41/50. Facevano parte dell’era DC You, e penso che molti grandi fumetti siano usciti da quell’epoca. Mark Russell ha fatto delle cose davvero interessanti, così come altri autori. Ma non sono sicuro di essere lo scrittore giusto per il mandato di allora. Volevano dare uno scossone alle storie: Jim Gordon diventa Batman, Superman è sottoposto a un sacco di cambiamenti, perde i suoi poteri e persino il suo mantello.

La versione dei personaggi più iconici della DC da cui sono attratto è quella radicata nel loro passato. Le versioni di Superman e Batman da cui sono maggiormente attratto sono quelle della Golden Age. Le versioni di Flash e Lanterna Verde da cui sono attratto sono quelle della Silver Age. Nell’era attuale, Infinite Frontier, il Multiverso è talmente libero che posso lavorare sulle versioni dei personaggi che amo di più, quelle radicate nella Golden Age, negli anni 40.

Infinite Frontier è un’iniziativa così entusiasmante e mi sento davvero fortunato a farne parte. Una delle cose che io e Ivan volevamo fare con questo titolo era sfruttare la forza dei fumetti mensili. I negozi di fumetti hanno avuto un anno davvero difficile. Lo è stato per tutti, ma particolarmente per i fumetti. Molte fumetterie sono grandi sostenitrici dei fumetti a cadenza mensile.

Batman/Superman #17, variant cover di Rodolfo Migliar

Leggo fumetti in formato digitale, e ovviamente amo le graphic novel, è così che ho dato il via alla mia carriera, ma adoro i fumetti mensili. Quindi volevamo raccontare una storia che andasse letta in quel formato. Nella mia testa era un modo per offrire sostegno alla mia fumetteria locale.

Il primo arco narrativo è tutto incentrato su questo mistero a cui abbiamo dato origine. Da dove vengono questi mondi basati sui vecchi serial degli anni 40? A un livello più profondo, cerchiamo di esplorare qual è il significato delle storie in generale e perché noi come specie sentiamo il bisogno di raccontare e ascoltare storie. Ma a livello superficiale vogliamo solo che sia una storia d’avventura super divertente e leggermente destabilizzante.

Partendo da questa base ho discusso con gli editor di come Batman/Superman sia l’occasione di esplorare il medium fumettistico. Diciamo che è come giocare un po’ con il mezzo usando questi celebri personaggi. È una parte portante del primo arco narrativo. Ed è l’equilibrio che stiamo cercando di trovare con il team creativo: vogliamo che sia divertente, vogliamo che sia strabiliante, vogliamo giocare con la forma, ma alla fine vogliamo che il tutto ruoti attorno all’amicizia tra Batman e Superman, tra due personaggi che hanno gli stessi obiettivi ma usano metodologie completamente diverse.

 

 

Fonte: Comics Beat