Come dovreste già sapere, è in arrivo la nuova stagione di Magic Order, serie creata da Mark Millar che vedrà Stuart Immomen alle matite per la sua seconda parte, dopo l’esordio disegnato da Olivier Coipel. Il debutto previsto per il 27 ottobre riporta i lettori nel pieno delle avventure dell’ordine di maghi incaricati di proteggere dai demoni e dalle creature magiche un mondo che li crede semplici prestigiatori e illusionisti.

 

 

Lo sceneggiatore si è intrattenuto a discutere del progetto, nato sotto l’egida di Netflix nel 2018, sulle pagine di Comic Book Resources. Inoltre, vi riportiamo le tavole in anteprima di Stuart Immonen, da poco fatte circolare da Millar.

 

Magic Order 2 #2, copertina di Stuart Immonen

Millar – Scrivere, secondo me, ha a che fare con la sovversione delle aspettative. Questa è una storia sulla magia, quindi mi sono tenuto un po’ di trucchi da parte. Spoiler in arrivo per chiunque non abbia letto la prima stagione, ma Gabriel Moonstone è presentato come il classico prescelto che deve tornare per salvare la propria famiglia, ma riveliamo presto che in realtà è decisamente il meno affidabile in assoluto a sedere sul trono del capo, sua sorella Cordelia.

C’è qualcosa di davvero soddisfacente nel vedere un personaggio che ci assomiglia, piuttosto che l’eroe che ha tutto sotto controllo. Il primo volume lo abbiamo progettato con cura e si è concluso con un piccolo trucco di magia. Adoro Cordelia. Molti l’hanno paragonata a Charlize Theron in Young Adult e credo che sia piuttosto corretto.

Bisogna sempre dare dei parametri alla magia, oppure tutto diventa possibile nelle storie. La magia è una battaglia di volontà, di percezioni della realtà contrapposte, ma devono esserci delle regole perché sono loro a rendere le vicende divertenti. Dato che Cordelia ha fatto qualcosa che non si dovrebbe mai fare, allo scopo di salvare la propria famiglia, la sua scelta tornerà a morderle le chiappe con forza. Quello che sembrava un salvataggio spettacolare, in realtà ha condannato tutti quanti.

Il secondo volume si aprirà con questa realizzazione e del fatto che la minaccia peggiore di sempre sia in agguato. L’Ordine ha fatto una vita tranquilla nelle due ultime generazioni. Questi stregoni che hanno fatto cose malvagie sono spariti duecento anni fa e ci hanno lasciato un mondo semplice e razionale, ma ora l’oscurità sa che a fare la guardia c’è una persona inaffidabile e fragile e che l’Ordine stesso è in bilico. Nelle tenebre si parla e si sa che questo è il momento perfetto per tornare nel mondo e riportarvi un’età dei mostri sopravvissuta solo nei libri di storia.

 

Millar si è speso, prevedibilmente, in complimenti per Stuart Immonen, uno degli artisti più amati e riveriti del panorama mondiale del Fumetto, senza dimenticare il suo degno collega Olivier Coipel. Disegnatori con cui è un piacere lavorare, in grado di realizzare alla perfezione ogni fantasia dello sceneggiatore.

 

Millar – Una componente fondamentale delle storie a venire di Magic Order sta nell’idea che questi occultisti di 500 anni fa abbiano creato delle leggi e che una di esse sia la proibizione di usare la magia per arricchirsi. Ma poi la gente ha iniziato a vivere nelle città, è arrivata la tecnologia, sono comparsi enormi televisori, automobili bellissime. E mentre tu hai il potere di regnare sul mondo intero, sei costretto a vivere facendo lavori umili.

Questo avrà a che fare con la direzione della storia, ma credo sia anche una buona allegoria per il periodo passato causa pandemia da Covid. Non sono stati gli avvocati a mandare avanti la società. La gente di Hollywood e gli influencer non si sono assicurati che avessimo sempre cibo in dispensa. Sono stati i commessi, i corrieri, le persone che fanno lavori che ignoriamo mentre ci spendiamo in lodi per Kim Kardashian. Questa storia si nutre anche di questo, ma la celebrazione della gente comune è una coincidenza apprezzabile.

 

Millar ha ribadito che Magic Order consterà di cinque volumi e cita alcune delle fonti principali della serie dal punto di vista visivo, tra cui I Soprano, che ha lasciato un’impronta importante sul primo volume, così come il film Quel lungo venerdì santo e l’estetica anni Ottanta legata al mondo dei gangster. Il terzo volume, che sarà impreziosito dalle matite del nostro Gigi Cavenago, avrà un’ambientazione più asiatica, il quarto maggiormente europea.

 

 

 

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Fonte: CBR