Symbiote Spider-Man non va in pensione. I fan della serie potranno godersi un’altra storia di Peter David, Greg Land, Jay Leisten e Frank D’Armata. L’intero team creativo resta insieme per Symbiote Spider-Man: Crossroads, una nuova serie ambientata nella Crossroads Dimension e con Peter Parker e il leggendario costume vivente come protagonisti.

 

 

Ecco le dichiarazioni di Peter David in merito alla nuova serie e a quella appena conclusa, con cui ha rivisitato l’Arrampicamuri degli anni Ottanta e narrato le storie mai raccontate dell’epoca in cui vestiva il simbionte.

 

Symbiote Spider-Man: Crossroads #1, copertina di Greg Land

Peter David – La cosa più faticosa di questa storia? Occuparsi della coerenza della continuity, perché i lettori sono decisamente scrupolosi nel volere che tutti gli eventi si allineino correttamente. Le storie originali che fanno da ambientazione sono uscire trentacinque anni fa eppure ci sono un sacco di lettori che sembrano super consapevoli di tutto quel che è accaduto.

In alcuni episodi in cui ho dovuto barcamenarmi con quel che avevo in mente, perché mi sono accorto in corsa che ciò a cui volevo far riferimento era successo troppo presto o troppo tardi rispetto all’ordine degli eventi della nostra avventura. Mi trovo costantemente a controllare lo status dell’intero Universo Marvel di quell’epoca.

Ai tempi di Incredible Hulk: Crossroads, l’idea era quella di permettere a Bill Mantlo di trattare storie che fossero ambientate nel contesto originale che aveva creato. Ho pensato di vedere cosa sarebbe successo se avessi gettato Spidey e Hulk in ambienti che ci sono familiari: la Crossroads Dimension, appunto. Con l’arrivo del film sugli Eterni, ho pensato che fosse il momento giusto per citare pesantemente Jack Kirby. Spediamo il Ragno in luoghi totalmente kirbyani e del tutto nuovi per lui. E quindi lo vedremo alle prese con il mondo degli Eterni e con quello di Devil Dinosaur.

Mi limiterò a dire che vedremo una personalità molto popolare di Hulk che ha debuttato nelle mie storie e con cui recentemente si sono divertiti molto gli autori di L’Immortale Hulk. Farà un’apparizione inaspettata in questa nuova serie.

Symbiote Spider-Man è stato un’idea di Devin Lewis, l’editor, che l’ha proposta a me. Inizialmente ero molto dubbioso, ma a quanto pare il pubblico l’ha voluta fortemente. La nostalgia sa essere una forza potente presso le decisioni di acquisto. La serie si è rivelata notevolmente apprezzata. Siamo anche riusciti a beneficiare dei progetti della Marvel al cinema e in TV. Per esempio, quando Monica Rambeau è comparsa in WandaVision, Symbiote Spider-Man era l’unica serie a fumetti in cui compariva. Era sulla copertina proprio quando si mostrava anche su Disney+.

Chi mi piacerebbe raccontare con una formula simile? Il Wolverine nella sua identità di Patch a Madripoor. Caspita, mi piacerebbe anche raccontare una storia in cui Elektra va a Madripoor, solo per poi essere costretta a trovare il modo di andarsene e per entrare in conflitto con Patch nel mentre. Credo che sarebbe molto divertente.

 

 

Fonte: ComicBook.com