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Uno degli elementi che hanno contribuito a decretare il successo di Kamala Khan è certamente il grande realismo con il quale la sceneggiatrice G. Willow Wilson ha plasmato la caratterizzazione della super eroina di origini pakistane. Chi ha avuto il piacere di leggere la serie a lei dedicata, Ms. Marvel, sarà rimasto colpito dalla capacità della scrittrice di fotografare gli adolescenti del terzo millennio, di catturarne le peculiarità comportamentali e di riportarle tra le pagine del fumetto; il tutto, ovviamente, riletto con la poetica della Casa delle Idee, che nella sua copernicana rivoluzione degli anni ’60 portò sotto i riflettori i “super eroi con super problemi”, abbattendo di fatto ogni distanza tra lettori e personaggi.

Con il tempo, Kamala ha saputo guadagnarsi il rispetto dell’eroina di cui era grande estimatrice e da cui ha preso il nome di battaglia. Purtroppo, un’insanabile frattura si è però creata tra la ragazza musulmana e Carol Danvers, le cui scelte hanno seg...