C’è modo e modo di guardare lo sport in televisione, di seguirlo sui giornali, di viverne la passione. Ci sono i modi buoni e quelli cattivi. Quello che pare il migliore a chi scrive sta nel riconoscere il fatto che, come tante cose della vita, lo sport racconta. Lo fa, in particolare, tramite i suoi personaggi, uomini e donne che, prima che atleti e, se capita, campioni sono soprattutto delle persone interessanti. Quando si ha un personaggio sotto gli occhi e quando il contesto lo consente, lo sport è capace di creare delle leggende. Forse più di tutti, se si parla di sport europeo, lo ha fatto il ciclismo.

C’era una volta un’Italia in cui tutti andavano in bicicletta. Era quella del secondo Dopoguerra e, a parte qualche Fiat Topolino, qualche motoretta, qualche Lancia, erano pochissimi quelli che potevano mettersi un motore sotto le natiche. Era l’Italia che doveva scegliere se stare con i cattolici o i comunisti, con l’Occidente o con la Russia, che si ...