Sui giovani d’oggi ci scatarro su.
Se Manuel Agnelli vedesse i giovani di Alexandria, la sua reazione sarebbe sicuramente quella espressa nella canzone degli Afterhours. Nell’anonima cittadina, infatti, la vita scorre stancamente, scandita da lezioni noiose e concerti di band punk-hardcore. Non ci sono vincoli o imposizioni di alcuna sorta: gli adulti, infatti, sono andati via e un giorno forse faranno ritorno. L’apatia è dilagante e viene interrotta solo da feste dall’alto tasso alcolico. Di recente, anche da una serie di misteriosi omicidi.
Seguiamo le vicende di Ben, ragazza dal carattere introverso e ribelle, del suo migliore amico Otto e della vasta schiera di comprimari che popolano la loro vita. Come in un moderna e triste Città dei Balocchi, le giornate dei personaggi non presentano particolari spunti d’interesse, le ore passano frivole e combattere la noia sembra essere l’unico collante.
Il micro-cosmo di Alexandria è racchiuso nelle pagine di Sacred Heart
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