Sertão, titolo dell’opera, è anche il nome dell’arida regione in cui si svolge la cruda vicenda narrata da Lele Vianello, ultimo lavoro in ordine di tempo del maestro.

Il volume si apre con un’introduzione dell’autore stesso che ci illustra il periodo storico che fa da sfondo al fumetto, fatto – come spesso succede – di soprusi e prevaricazioni a opera dei più ricchi nei confronti dei meno agiati. E di come questo conduca alla nascita di fenomeni di brigantaggio.

La regione del Sertão, nel Brasile nordorientale, a cavallo tra l’800 e il 900 non è, purtroppo, da meno.

Vianello si riallaccia a una vicenda realmente accaduta, di cui ci parla in apertura del libro, per tessere la sua storia. Quella del capo dei cangaçeiros, i briganti, Virginio Ferreira da Silva, detto Lampiao: per alcuni spietato fuorilegge, per altri una sorta di Robin Hood.

I banditi, contraddistinti dal particolare cappello di cuoio ornato di stelle e croci, riuscirono per un decennio a tenere in scacco la...