Pom Poko

Dopo Una Tomba per le Lucciole e Pioggia di Ricordi, per il suo terzo lungometraggio targato Studio Ghibli, il regista Isao Takahata si mise al lavoro su un progetto adatto a un pubblico di giovanissimi, pur essendo dotato di un livello di lettura più comprensibile agli spettatori adulti.

Pom Poko uscì nei cinema giapponesi nel 1994, e per lo studio d’animazione fu il film successivo a Porco Rosso, di Hayao Miyazaki. Takahata volle ispirarsi a quest’ultimo, trasmettendo un messaggio profondo tramite dei protagonisti animali, e la tipologia che considerava più vicina al maiale era il tanuki. Trattasi di una creatura leggendaria del folklore giapponese, a metà via tra il procione e il cane, dotata della capacità di trasformarsi in svariati esseri viventi e oggetti.

Nel film, ambientato alla fine degli anni ’60, seguiamo una comunità di tanuki che dimora in una collina vicino a Tokyo. Due fazioni si contendono il territorio, ma il conflitto viene presto interrotto da un...