Planet Ice

Si può passare in meno di 20 anni dal dare vita a dei vermoni sul set di un film di Roger Corman con la qualifica di effettista speciale addetto alle miniature (il film era I Magnifici Sette Nello Spazio) a una megaproduzione quasi suicida da più di 200 milioni di dollari con soggetto principale legato all’inabissamento più famoso del ‘900, riassunta dal regista agli investitori di Paramount e 20th Century Fox con il pitch: “Romeo e Giulietta sul Titanic“? Certo che si può a patto che il regista sia un canadese ex camionista, tremendamente ma non programmaticamente ambizioso, senza alcun tipo di sovrastruttura ideologica o settaria (niente scuole di cinema, nessun background cinefilo spinto) pronto al salto di genere cinematografico dal fantastico (Piraña Paura, Terminator, Aliens – Scontro Finale, The Abyss, Terminator 2) e spy movie (True Lies) a un dramma in costume ambientato nel 1912, tratto da una storia vera. Steven Spielberg aveva “...