Molto tempo prima di diventare il genio creativo destinato alla fama – purtroppo postuma – per aver scritto il capolavoro Il Maestro e Margherita, il russo Michail Bulgakov era un giovane, impacciato e terrorizzato al momento di affacciarsi alla vita dopo aver conseguito la laurea in medicina. Era un’altra Russia, alle soglie ma ancora non rivoluzionata dal crollo del regime zarista, un Paese, una cultura, una società che l’autore volle raccontare, in maniera autobiografica, con una serie di storie che poi avrebbero formato i Racconti di un giovane medico. Puntando su un cast di richiamo e su un formato inusuale (appena quattro puntate da venti minuti), Sky Arts ha deciso di portare sul piccolo schermo quella piccola opera, vincendo la propria scommessa.

Nella Mosca del 1934 un dottor Bomgard ormai adulto (e con le fattezze del Jon Hamm di Mad Men) si vede irrompere nello studio alcuni membri della polizia sovietica. Apparentemente distaccato da quanto sta accadendo, il me...