È questo uno dei tanti leitmotiv del secondo episodio della terza stagione di Sherlock, The Sign of Three. Quella che può sembrare una frase quasi ironica, buttata lì a caso da una bonaria Mrs Hudson, si tramuta nell’epigrafe più azzeccata di questa rocambolesca puntata. È la fine di un’era. John Watson (Martin Freeman) sta per convolare a giuste nozze con la fidanzata, Mary Morstan (Amanda Abbington). Il matrimonio è una cosa seria e cambia la vita, ma il più agitato di fronte al grande evento non è il buon dottore, né la bionda infermiera che gli ha rubato il cuore. No, la palma d’oro dello stress va nientemeno che a lui: all’impassibile, algido Sherlock Holmes. È la fine di un’era per Sherlock, che tra un discorso da testimone con cui allietare gli invitati e una valanga di ricordi con cui lottare, è suo malgrado davanti a tutti nelle deduzioni, ancora una volta; ma ce ne sono alcune che non si vorrebbero fare, pensieri che...
Sherlock 3×02: The Sign of Three, la recensione
Sherlock
ideata da Mark Gatiss, Stephen Moffat
BBC One
Premium Crime
It’s the end of an era.
Il secondo episodio di Sherlock conferma le atmosfere leggere e la prevalenza del sentimento sulle indagini del primo...
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