Negli ultimi giorni i fratelli Matt e Ross Duffer, creatori e showrunner di Stranger Things, sono stati al centro di alcune accuse circa comportamenti sconvenienti che avrebbero tenuto sul set della serie di Netflix. I diretti interessati hanno rilasciato una dichiarazione, e la stessa piattaforma è intervenuta sulla vicenda. Ricostruiamo i fatti con ordine.

Lo scorso 8 marzo, in occasione della Festa della donna, Peyton Brown, membro della crew che ha lavorato sulla serie, ha postato un messaggio sul proprio account Instagram. Nel testo, la donna dichiarava che non avrebbe partecipato alla produzione della terza stagione di Stranger Things. La sua decisione era dovuta, secondo quanto da lei scritto, alla diretta testimonianza di abusi verbali da parte di “due persone in una posizione di potere” nei confronti di donne. Nel testo Peyton Brown si richiamava più volte al movimento Time’s Up.

Ecco di seguito il post:

 

I guess there’s no better day than #nationalwomensday to say #timesup and announce that I will not be a part of the filming of Season 3 of Stranger Things. Why, you ask? Because I stand with my sisters. I personally witnessed two men in high positions of power on that set seek out and verbally abuse multiple women. I promised myself that if I were ever in a situation to say something that I would. I have 11.5 thousand followers who can hear me say this, TIME IS UP. Women in the film industry are POWERFUL. We will rise and we will scream from mountain tops in support of each other and I will not contribute my time, efforts, and talent to such abusive people. There is too much going on in this world to be regressive. There are too many amazing and highly respected men in respective positions of power that I have had the utmost pleasure of working beside. Those are the people I want to surround myself with. Those are the projects I want to be a part of. This industry is no longer led by a “few good men,” but instead by an OCEAN of ASTOUNDING WOMEN. Enough is enough. For my sisters- Time is up. #timesup #theabusestopsnow #ontobiggerandbetter #standupforwhatsright #womenempowerment #ladygrip #sisterhood #iatsesisters #wewillbeheard #thispicsaysitall

Un post condiviso da P (@peytonnbrown) in data:

Il post originale è stato cancellato e rimpiazzato da uno identico, ma senza commenti. Alcuni screener riportati da Entertainment Tonight mostrano la conferma da parte di Peyton Brown che i diretti interessati fossero proprio i fratelli Duffer, mentre gli abusi verbali venivano così meglio descritti:

C’erano delle urla, degli insulti, delle minacce e le persone venivano addirittura licenziate o costrette ad andarsene a causa loro.

Lo scorso sabato i fratelli Duffer hanno rilasciato il seguente comunicato:

Siamo profondamente sconvolti nell’apprendere che qualcuno si è sentito a disagio sul nostro set. A causa della natura molto stressante della produzione, a volte capita di lasciarsi andare alla rabbia, e per questo ci scusiamo. Tuttavia, riteniamo sia importante non fraintendere ciò che avviene sul nostro set. Noi crediamo fermamente nel principio secondo cui ogni persona va trattata in modo uguale, a prescindere dal genere, dall’orientamento, dall’etnia, dalla religione o da qualunque altra cosa. Rimaniamo del tutto impegnati a garantire un ambiente sicuro e collaborativo per tutti nelle nostre produzioni.

Netflix ha avviato un’indagine interna in seguito alle accuse, ma secondo la piattaforma non sono state trovate prove di comportamenti errati. Un portavoce di Netflix ha rilasciato a Entertainment Weekly il seguente comunicato:

Abbiamo approfondito le preoccupazioni che sono state sollevate nel momento in cui abbiamo appreso delle accuse giovedì, ma non abbiamo trovato alcun comportamento scorretto. Per noi è importante mantenere un’atmosfera sicura e rispettosa sul set, e sappiamo che lo è anche per i Duffer.

Vi aggiorneremo su eventuali sviluppi della vicenda.

Trovate tutte le notizie, gli approfondimenti e le recensioni sulla serie nella nostra scheda.

Fonte: ETCanadaEntertainment WeeklyTvGuide

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