Lo showrunner di And Just Like That… ha affrontato alcuni degli elementi più discussi dai fan dopo il debutto della serie, come l’assenza di Samantha Jones e la drammatica uscita di scena con cui si conclude il primo episodio.

Michael Patrick King, intervistato da TVLine, ha ammesso:

Non ho mai pensato di uccidere Samantha. La amo, è un personaggio adorato. Ho amato tutto quello che ha aggiunto a Sex and the City. Non sarebbe stato lo stesso senza di lei. Nessuno avrebbe potuto interpretare quel ruolo. E, inoltre, ho grandissimo rispetto nei confronti dei fan e di quello che provano per Samantha, essendo una persona che ha gestito uno show con lei e i film in cui è presente, in cui Kim ha intepretato Samantha. Non avevo alcun interesse in ucciderla. Ho pensato non sarebbe stato necessario.

Sull’assenza, lo showrunner ha semplicemente ricordato:

Le amicizia finiscono. Quando ho avuto quell’idea, che è parte della vita e noi cerchiamo sempre di riflettere ciò che accade realmente, ne abbiamo parlato con il team di autori. Alcuni di noi hanno perso dei cari amici in un modo che si rispecchia esattamente in quella battuta che dice Carrie: ‘Pensavo che noi quattro saremmo rimaste amcihe per sempre’. Credo che molte persone abbiano dei rapporti che non sono proseguiti nel tempo, sorprendendole, e ogni volta che accade di solito è perché si è cercato di intrecciare l’aspetto personale con quello professionale, come è accaduto in questo caso.

Nel corso della stagione potrebbero esserci altri riferimenti a Samantha, ma King ha ammesso che non sarà niente di particolarmente rilevante per la storia, aggiungendo solo un po’ di “colore”. Lo showrunner ha però ribadito che Kim Cattrall non ha intenzione di ritornare sul set e lo show è stato ideato tenendo conto di questo dettaglio.

Parlando della morte di Mr Big, lo showrunner ha quindi spiegato:

Sex and the City è sempre stato coraggioso nelle sue scelte narrative. Questa semplicemente è una che riguarda il principale interesse sentimentale dello show. Quando abbiamo realizzato la serie su HBO abbiamo fatto molte cose che erano dark, hanno confuso e sorpreso. Carrie ha avuto una relazione, ha rovinato un matrimonio, Samantha ha avuto il cancro. Miranda ha quasi abortito. Questo show è sempre stato un insieme di luce e ombra.

Le caratteristiche della serie originale hanno quindi permesso a Michael Patrick King di poter ideare quella svolta, sfruttando inoltre il talento di Sarah Jessica Parker. Lo showrunner ha proseguito dichiarando:

La morte è parte della vita. E questa è finzione. Una delle cose più grandiose per cui usiamo la finzione è farci provare emozioni che non sono reali, che spaventano, perché quando accadono nella realtà è semplicemente devastante. Ma nella finzione quando le provi non sono reali e puoi “provarle”. Tutti abbiamo perso qualcuno e perché non potrebbe accadere a Carrie?

Lo showrunner ha successivamente spiegato che di solito si tende a non cambiare nulla che sta funzionando, ma si è deciso comunque di mostrare quella morte perché voleva che la serie riflettesse una nuova realtà:

Penso sia inoltre interessante scopire: è meglio aver amato e perso la persona amata, o non averlo mai fatto? Si tratta di qualcosa a cui penso sempre e credo sia interessante che ora Carrie debba capirlo.

Nei prossimi episodi si mostrerà quindi quello che accade quando qualcuno perde una persona che ha amato moltissimo e con cui era felice, ma Carrie non resterà sempre in una zona cupa della sua vita, ci sarà una via d’uscita:

Non ho mai avuto un giorno della mia vita completamente divertente e nemmeno uno totalmente tragico.

Che ne pensate delle dichiarazioni dello showrunner di And Just Like That… sull’assenza di Samantha e sull’uscita di scena di Mr. Big? Lasciate un commento!

Fonte: TVLine