Avatar: La leggenda di Aang debutterà su Netflix alla fine di questo mese, e lo showrunner dietro la serie ha raccontato che lo show non può essere solo per bambini e che deve avere un appeal “maturo” rivolto a un pubblico più trasversale.

Lo showrunner e produttore esecutivo, Albert Kim, aveva già dichiarato che questa nuova versione avrebbe avuto momenti più cupi rispetto all’originale. Parlando con IGN, Kim ha ulteriormente approfondito questo concetto svelando che, pur volendo rimanere fedele all’umorismo e allo spirito della serie animata originale, la nuova serie doveva trovare il giusto equilibrio:

Credo che questo sia stato il punto cruciale su cui abbiamo dovuto lavorare: capire dove si collocasse questo show, perché volevamo rimanere fedeli all’originale, che aveva una grande componente di umorismo, molta azione e anche molta oscurità. Questa serie, così come lo show di Nickelodeon, si è spinta molto in là in termini di temi e scene per un pubblico più maturo, cose che non si erano mai viste prima. Voglio dire, credo che Koh il ladro di volti abbia scatenato gli incubi di un’intera generazione di bambini. Non è una cosa che si vede normalmente in uno show di Nickelodeon.

E soprattutto con l’avanzare della serie, le stagioni 2 e 3 sono molto più mature rispetto alla prima. Quindi per noi si trattava di trovare il giusto equilibrio, di assicurarci di essere fedeli al DNA dell’originale. Ma allo stesso tempo, dovevamo renderla una serie drammatica targata Netflix, il che significava che non poteva essere solo per i bambini. Doveva interessare anche le persone che sono grandi fan di Game of Thrones. Doveva quindi avere un’impronta solida, matura e adulta anche in questo senso. È questo, come ho detto, il filo conduttore che dobbiamo percorrere.

Riguardo al nuovo stile che avrà questo riadattamento live-action, Kim ha spiegato chiaramente che, pur avendo numerosi richiami all’opera originale, Avatar: La leggenda di Aang presenterà anche diversi aspetti inediti: “Ho usato l’espressione remix, non cover, nel senso che si tratta di una canzone che contiene molte note familiari, ma non si può dimenticare che si tratta di una nuova canzone. Quindi, è ovvio che ci sono punti della storia e personaggi che devi riproporre in modo abbastanza fedele all’originale. Ma allo stesso tempo, stai letteralmente traducendo qualcosa da 2D a 3D, e questo ha significato dimensionalizzare la storia, portarla in nuovi luoghi e riempire alcuni vuoti.”

La serie è un adattamento originale della premiata e popolare serie animata di Nickelodeon AVATAR – LA LEGGENDA DI AANG, riproposta come avventura live action. La storia segue Aang, il giovane Avatar, mentre impara a padroneggiare i quattro elementi (Acqua, Terra, Fuoco, Aria) per ripristinare l’equilibrio in un mondo minacciato dalla terrificante Nazione del Fuoco.

Albert Kim (Sleepy Hollow, Nikita) ricopre il ruolo di showrunner, produttore esecutivo e sceneggiatore. Al fianco di Kim, Dan Lin (The LEGO Movie, Aladdin) di Rideback e Lindsey Liberatore (Walker) si occupano della produzione esecutiva insieme a Michael Goi (Swamp Thing, American Horror Story). La regia è affidata a Goi, Roseanne Liang (anche nel ruolo di coproduttrice esecutiva), Jabbar Raisani e Jet Wilkinson.

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