La serie live action di Avatar: la leggenda di Aang è finalmente arrivata su Netflix, e così ecco arrivare anche le recensioni della stampa internazionale (la nostra recensione arriverà nei prossimi giorni). Gli otto episodi della prima stagione debuttano a 15 anni dalla fine dell’amata serie animata su Nickelodeon: protagonista del live action il giovane Gordon Cormier, che interpreta Aang, un avatar dodicenne in grado di controllare i quattro elementi e che ha il compito di salvare il mondo. Accanto a lui i suoi migliori amici Sokka e Katara, interpretati da Ian Ousley e Kiawentiio. Il principe Zuko è interpretato da Dallas Liu, mentre Lord Ozai ha il volto di Daniel Dae Kim, Zio Iroh è Paul Sun-Hyung Lee, Azula è Elizabeth Yu, il Comandante Zhao è Ken Leung, la Principessa Yue è Amber Midthunder, June è Arden Cho e il Meccanico è Danny Pudi.

Le prime recensioni della serie sono piuttosto positive, vi traduciamo alcuni estratti. Al momento ne sono uscite solo tre, aggiorneremo l’articolo nelle prossime ore:

Variety – Mentre le immagini scintillanti e il cast asiatico e indigeno aggiungono autenticità alla serie, le interpretazioni della maggior parte degli attori, per quanto sincere, non reggono al peso della narrazione. … Una recitazione eccessivamente artificiosa e alcuni dialoghi che sembrano usciti da Disney Channel trasformano quella che avrebbe potuto essere un’avventura epica e rilevante in un flebile tonfo.

The Telegraph – Parliamo di intrattenimento convincente: dinamico, ricco di azione, con scene di lotta decenti e alcune interpretazioni affascinanti, il tutto realizzato con un generoso budget in stile Netflix. Non aspettatevi sottigliezze: punta ai bambini quindi i personaggi e la trama sono delineati in modo ampio.

USA Today – Il nuovo Avatar è un disastro nella sua prima stagione. Troppo servile all’originale e allo stesso tempo troppo distante da esso, l’adattamento live action fallisce sotto ogni aspetto. Ed è esasperante.

Slashfilm – Nonostante le sue evidenti buone intenzioni, Avatar: la leggenda di Aang finisce per deludere a causa dei problemi più prevedibili: un mezzo che non si adatta alla storia, una comprensione estremamente disomogenea del ritmo e del tono, e un fastidioso senso di vuoto dove un tempo risiedevano il cuore e lo spirito dell’originale.

The Guardian – Dopo due decenni di attesa, siamo tornati nell’universo di Airbender con un ragazzo dagli occhi azzurri in carne ed ossa… che si intrappola in un iceberg per un secolo per poter salvare un mondo devastato. Che emozionante avventura.

IGN – Le critiche – sebbene valide – tendono a svanire quando il nuovo Avatar trova il suo ritmo. Lo show non è all’altezza dell’originale sotto ogni aspetto possibile, ma rimane comunque un’adattamento degno che aggiunge una ricchezza di sfumature alla tradizione. Ciò che è più importante è che cattura lo spirito dell’originale pur tracciando la propria strada.

San Francisco Chronicle – Avatar: La leggenda di Aang, di Netflix, è un tentativo degno di nota, ma sembra troppo familiare. Con un grosso budget a disposizione e un’impressionante cast di origine asiatica e del pacifico, il remake live-action della popolare serie animata è un tentativo ammirevole di riaccendere la magia dell’originale.

Digital Spy – Il remake live-action di Netflix non è perfetto, ma se si guarda oltre la polemica e si apre la mente, Avatar: la leggenda di Aang è un ritorno divertente e coinvolgente in uno dei mondi fantasy più emozionanti.

Consequence – Più che semplicemente piacevole, Avatar: la leggenda di Aang di Netflix offre un mix godibile di nostalgia e nuove idee, fondendo la novità di vedere il dominio degli elementi nella “vita reale” con l’emozione di una storia in evoluzione e degna di nota.

Entertainment Weekly – C’è del potenziale. A parte una grafica poco entusiasmante, le scene di dominio sono un notevole miglioramento rispetto alla versione di Shyamalan, e c’è un brivido evidente nel vedere i personaggi lanciare palle di fuoco, erigere muri di roccia solida o congelare le onde dell’oceano in affilati frammenti di ghiaccio. Anche il cast eleva ogni conversazione e scena di combattimento, e i ragazzi protagonisti sembrano altrettanto a loro agio nel confrontarsi con temi profondi quanto nell’eseguire un salto all’indietro.

Collider – Ciò che indebolisce la serie può essere migliorato. Stagioni più lunghe potrebbero essere utili in futuro, ma ciò che potrebbe aiutare di più Avatar: la leggenda di Aang è se i produttori non fossero così attaccati al materiale originale.

Trovate tutte le informazioni sulla serie nella nostra scheda.

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