Il creatore di Black Mirror, Charlie Brooker, ha difeso la stagione 6 della serie condivise da chi sostiene che lo show abbia abbandonato le tematiche che l’hanno portato al successo, ovvero le conseguenze negative della tecnologia.

In un’intervista rilasciata a Games Radar, lo sceneggiatore ha dichiarato:

Si è trattata decisamente di una decisione consapevole quella di cambiare un po’ quello che è la serie. Era interessante in un certo senso compiere un reset in quel modo. Era qualcosa di rinfrescante e significa che poi puoi avvicinarti agli altri episodi da una prospettiva piuttosto differente.

Brooker ha aggiunto:

C’era un lieve pericolo che le persone etichettassero la serie come lo show che sostiene ‘la tecnologia è cattiva’, e l’ho trovato un po’ frustrante in parte perché ho sempre avuto la sensazione ‘La serie non sta dicendo che la tecnologia è cattiva, ma che le persone sono complicate’.

Charlie ha poi sostenuto che nella sesta stagione c’è enfasi su altre tematiche:

Immagino che ci siano parti sul dolore di qualcosa di reale che diventa una specie di documentario true-crime, come in Loch Henry, o qualcosa di più giocoso come Joan is Awful, che è un incubo esistenziale ma al tempo stesso ha a che fare con l’identità e il controllo. Su Netflix sono in ordine contrario rispetto al modo in cui sono stati scritti, perché Demon 79, che ho co-scritto con Bisha K. Ali, è stato ideato come un ‘Red Mirror’. Stavo quasi pensando: ‘Okay, immaginiamolo come un companion di Black Mirror.

Che ne pensate del modo in cui Charlie Brooker ha difeso la stagione 6 di Black Mirror?

Potete trovare tutte le notizie e le curiosità sulla serie nella nostra scheda.

Fonte: Games Radar

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